Vaccini

Viggiù, prima dose all'80% della popolazione

Una "prova generale" di Fase 2 nel Comune inserito in zona rossa per la presenza di tre diverse varianti che è andata più che positivamente

Viggiù, prima dose all'80% della popolazione
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Sono stati 3.039 i cittadini residenti a Viggiù che hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti covid, che si è conclusa ieri, con una media di partecipazione pari al 78% della platea degli invitati. Un valore al di sopra della soglia del 70%, considerata il livello necessario per raggiungere l’immunità di gregge.

Vaccini a Viggiù, operazioni concluse

Hanno raccolto l’invito l’83% degli over 65 a cui è stato somministrato il siero Moderna. Ottima anche l’adesione del target 18-65 anni con una percentuale pari a 72%, per i quali è stato impiegato il vaccino Astrazeneca.

A questi, sono da aggiungere i soggetti già vaccinati perché appartenenti alle categorie definite dal Piano Vaccinale Nazionale e Regionale per la fase 1 e i cittadini non invitati. Ovvero coloro che sono attualmente positivi o hanno contratto il virus da meno di tre mesi, i soggetti in quarantena fiduciaria e circa 20 persone, che per ragioni cliniche, hanno necessità di effettuare la somministrazione in ambiente protetto. Questi gruppi verranno successivamente invitati.

Sommando i soggetti che hanno già ricevuto il vaccino nella Fase 1, si può affermare che oltre l’80% dei residenti nel comune in provincia di Varese al confine con la Svizzera sia stato sottoposto a vaccinazione.

Prima prova di Fase 2

A Viggiu’ è stato realizzato il primo intervento di sanità pubblica massivo che ha coinvolto l’intera popolazione residente dai 18 anni in su. Un’azione resa necessaria per contenere la diffusione del contagio dopo il tasso d’incidenza anomalo registrato nelle scorse settimana e dovuto alla diffusione di diverse varianti del virus SARS-Cov2.

“La campagna vaccinale a Viggiù è stata un’esperienza di grande importanza per testare un modello organizzativo replicabile anche in altre realtà e utile per affrontare la vaccinazione di massa che ci aspetta nelle prossime settimane – ha spiegato la dottoressa Ester Poncato Direttore di Dipartimento di ATS Insubria e coordinatrice della campagna vaccinale nel Comune di Viggiù. - In pochi giorni abbiamo reso operativo un centro vaccinale con 5 linee di attività in grado di eseguire oltre 600 somministrazioni al giorno. Fondamentale è stata la sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, che hanno garantito la massima collaborazione rendendo possibile un intervento sanitario su grandi numeri. In particolare, desidero evidenziare il contributo volontario di otto Medici di Medicina Generale – ha aggiunto la dottoressa Poncato - che è stato prezioso per l’attività presso il centro, ma anche per sperimentare il “modello a ruota” per le vaccinazione domiciliari”.

Circa quaranta soggetti hanno ricevuto, infatti, la dose vaccinale presso il loro domicilio. Un’operazione realizzata prevedendo l’intervento contemporaneo di più medici che hanno potuto testare la “maneggevolezza” del siero e operare in sicurezza per il paziente grazie alla presenza di un’auto medica, in grado di intervenire prontamente in caso di complicanze durante i quindici minuti di sorveglianza post-inoculazione.

I ringraziamenti del Direttore Gutierrez

Il Direttore Generale di ATS Insubria, dott. Lucas Maria Gutierrez ha voluto rivolgere un ringraziamento a tutti i colleghi che, a diverso titolo, hanno collaborato alla buona riuscita di un intervento di sanità  pubblica unico in Lombardia e in tutta Italia.

“Il servizio reso alla popolazione è stato impeccabile. L’organizzazione ha saputo reagire con tempestività agli inevitabili imprevisti e tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. – ha continuato il dott. Gutierrez - Ho potuto constatare di persona l’abnegazione e l’impegno di tutti i nostri operatori, dei quale vado fiero. Colgo l’occasione per ringraziare i Medici di Medicina Generale che hanno collaborato in modo significativo e con grande professionalità, e il personale medico e infermieristico delle ASST Sette Laghi e Valle Olona. Testimonio l’importanza dell’indispensabile contributo dato dalla Protezione Civile e dalla CRI con i propri volontari e con le infermiere volontarie.”

L’esperienza di Viggiù sarà attentamente analizzata anche dai vertici regionali, accogliendo l’indicazione del dott. Guido Bertolaso che proprio nei giorni scorsi è stato nel comune in provincia di Varese.

ATS Insubria continuerà a monitorare con grande attenzione la situazione epidemiologica nel comune di Viggiù, che sarà particolarmente significativa per testare l’efficacia di un piano di vaccinazione di massa.

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