Verso la Fase 2 della vaccinazione: il piano di Ats Insubria
L'Agenzia di Tutela della Salute si prepara all'impresa titanica di vaccinare 1.283.000 persone nel giro di, si spera, pochi mesi
Nelle province di Como e Varese la Fase due prevede una platea di 1.283.000 persone. Ats Insubria è pronta, in attesa delle dosi e dell'ok da Regione: si dovrebbe partire da aprile.
Fase 2 della vaccinazione, il piano di Ats Insubria
Da un lato la grande incognita delle forniture di vaccini, dall'altra la necessità di arrivare pronti a fine marzo/inizio aprile quando scatterà la Fase 2 della campagna vaccinale che aprirà alle somministrazioni tra la popolazione. Ats Insubria ha consegnato nei giorni scorsi il suo piano alla Regione, che ora dovrà valutarlo, e lo ha presentato questa mattina (giovedì 28 gennaio) alla stampa.
La mole di persone da vaccinare è enorme: 1.283.000 tra le due province, 774.872 in provincia di Varese e 508.528 in quella di Como. La sanità locale metterà in campo tutte le "truppe" a sua disposizione: le Asst con le loro sedi vaccinali nei presidi, che accoglieranno le persone più a rischio di complicanze (poliallergici, fragili), i medici di base con i loro ambulatori e le stretture messe a disposizione dei Comuni, dove saranno convogliati i più anziani, e gli Hub territoriali di Ats che saranno delle vere e proprie "fabbriche di immunità" con migliaia e migliaia di somministrazioni giornaliere fino a 18 ore al giorno, con un'organizzazione che ricorda quello delle produzioni in serie nelle catene di montaggio.
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Per quanto riguarda i medici di base, il tasso d'adesione per ora è molto alto, oltre il 70% con solo il 2% (22) che ha rifiutato di partecipare alla campagna vaccinale. Manca ancora circa il 20% di medici all'appello ma Ats conta di arrivare a un'adesione quasi al 100% come per la vaccinazione antinfluenzale.
La gallery con tutti i dati sulla vaccinazione di massa in Ats Insubria:
La suddivisione per età e distretto della popolazione candidata alla vaccinazione
Le previsioni di forniture su cui si è basato il piano di Ats
La road map della campagna vaccinale
I dati sulla popolazione residente nelle strutture protette di Como e Varese
Le risposte dei medici di base alla campagna vaccinale
Risorse e risultati dei centri Hub
I gradi di priorità nella vaccinazione della popolazione delle strutture protette
C'è il "dove"
Presidi ospedalieri, ambulatori e spazi comunali costituiranno al rete territoriale. Accanto a questi gli Hub territoriali di Ats. Tre al momento quelli previsti: per Varese il Terminal 2 di Malpensa che potrà vaccinare oltre 6mila persone ogni giorno a pieno regime; per Como invece Villa Erba a Cernobbio su cui si è già accesa una discussione sui costi e il padiglione C di LarioFiere ad Erba, anche questi con capacità nell'ordine delle migliaia di vaccinati giornalieri.
In tutte e tre l'organizzazione sarà simile: all'ingresso ci saranno 30 postazioni di accettazione per la compilazione, 30 per la vaccinazione e aree dedicate al monitoraggio sanitario post-inoculazione (15 minuti) e di Pronto Soccorso nel caso di necessità.
Ma come spiegato dal coordinatore Covid Marco Magrini, almeno sulla parte comasca sono aperte le valutazioni per altre strutture.
Le ipotesi del "come"
Altro problema non indifferente sarà gestire l'accesso al vaccino per tutti. Questo sarà organizzato su prenotazione tramite due canali: quello dei medici di base soprattutto per gli anziani e quello (in attesa dell'ok da Regione) telematico secondo un sistema simile a quello messo in campo da Ats Insubria per chi rientra dall'estero o per i tamponi rapidi scuole: sito internet dell'Ats, pagina dedicata, inserimento dei dati e conferma dell'appuntamento.
"Ovviamente sarà regione a indicare quali fasce della popolazione vaccinare prima - ha precisato il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso - La nostra idea comunque per evitare sovraccarichi del sistema e corse alla prenotazione che rischiano di creare problemi è di aprire a scaglioni bisettimanali la possibilità di prenotarsi".
I dubbi del "quando"
Quando potrà partire tutto questo? Secondo i piani presentati ieri in commissione regionale dall'assessore Letizia Moratti, salvo nuove "sorprese" sul fronte delle forniture di vaccini si dovrebbe iniziare tra gli ultimi giorni di marzo e i primi di aprile, e andare avanti sino a copertura di tutta la popolazione.
"Purtroppo non sappiamo su quanti e su quali vaccini potremo contare - ha concluso Catanoso - ma non possiamo aspettare col rischio di arrivare impreparati. Il piano che abbiamo predisposto è ampiamente modulabile e adattabile: tutti e tre i nostri Hub potranno essere dotati dei refrigeratori in grado di conservare i vaccini Pfizer, anche se speriamo di poter contare su AstraZeneca, più 'pratico' anche per i medici di base, e su Moderna che al momento però è quello con le forniture minori".