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Il punto con Ats
Varese e Como, ricomincia una timida discesa dei contagi: i dati su positivi e scuole
Gli ultimi numeri del monitoraggio di Ats Insubria e la situazione della presenza delle varianti sul territorio
Ultimi aggiornamenti rassicuranti da Ats Insubria sull'andamento del contagio nelle province di Varese e Como dopo lo "stallo" evidenziato la scorsa settimana.
Varese e Como, cauto ottimismo
Settimana scorsa uno stallo che aveva fatto temere in una nuova salita e invece, almeno a guardare i dati diffusi oggi (giovedì 4 febbraio) da Ats Insubria, è ripresa una lenta discesa. Nell'aggiornamento settimanale dell'Agenzia di tutela della Salute locale nella settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio si contano 1927 nuovi positivi (1.024 a Varese, 903 a Como) su 29.626 tamponi totali (15.843 a Varese, 13.783 a Como).
Nei sette giorni precedenti, erano stati 2.332 i positivi (1.294 a Varese, 1.038 a Como) su 28.846 tamponi (16.265 a Varese, 12.581 a Como).
La situazione nelle scuole
Dentro e accanto a questi numeri ci sono quelli relativi alle scuole dove non si registra la temuta impennata di casi ma si è comunque davanti a un aumento forte per medie e superiori come prevedibile a due settimane dalla ripresa in presenza delle lezioni. Al 31 gennaio, si contavano 43 classi in quarantena tra le scuole dell'infanzia, 52 tra le primarie, 28 tra le medie e 14 tra le superiori contro rispettivamente le 49, 38, 15 e 3 della settimana precedente.
"Quello che ci chiede attenzione ora è la situazione delle scuole - ha spiegato il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso - nell'ultima settimana 14 classi delle superiori hanno rilevato una positività. I numeri per il momento sono abbastanza tranquillizzanti, non ho mai nascosto il mio timore che con la riapertura ci fosse il rischio di un contagio massiccio che per ora sembra scongiurato grazie a quanto messo in campo. La situazione non posso dire che sia tranquilla ma sicuramente, ora, non è di pericolo".
I dati diffusi da Ats Insubria:
Varianti in provincia
Intanto Varese ancora una volta si è rivelata "terra d'approdo" delle temute varianti del coronavirus, che sono state però tutte prontamente isolate. Prima la brasiliana, ormai due settimane fa, e nei giorni scorsi quella sudafricana da un cittadino rientrato dal Malawi e risultato negativo al tampone in partenza ma poi trasferito in ambulanza in ospedale dopo il rientro a casa. E l'inglese, ancora sospetta anche se alcuni ceppi in territorio varesino sarebbero stati già isolati (oltre al cameriere comasco sfuggito alla quarantena a St. Moritz), per la quale è stato disposto uno screening su tutta una scuola elementare di Viggiù dove si è rilevato un "piccolo" focolaio subito isolato e sotto stretto monitoraggio.
