Varese e Como, numeri in calo. Ats Insubria: "Sorveglianza scuole funziona"
I dati settimanali segnano un miglioramento della situazione epidemiologica. Il focus di Ats su tamponi, positivi e scuole
Gli ultimi dati forniti da Ats Insubria sull'andamento dell'epidemia a Varese e Como nell'ultima settimana confermano un calo dei nuovi casi nonostante la riapertura delle scuole elementari e medie.
Varese e Como, contagi in calo
Tamponi pressoché stabili, stabili a 29mila complessivi con una leggera discesa su Varese e una leggera salita su Como, e contagi in calo. E' il primo dato positivo fornito oggi dal Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso nell'appuntamento settimanale dell'Agenzia della Salute.
Nell'ultima settimana (16.01 - 22.01) a livello di Ats si sono contati 2.246 nuovi positivi totali (1.018 su Como, 1.228 su Varese) a fronte di 29.017 tamponi eseguiti (12.756 su Como, 16.261 su Varese).
In quella precedente (9.01 - 15.01) complessivamente c'erano stati 3.077 nuovi positivi nel territorio dell'Insubria (1.321 su Como, 1.756 su Varese) a fronte di 29.678 tamponi (11.898 su Como, 17.780 su Varese).
Nella gallery i dati relativi alle ultime 4 settimane su tamponi e positivi e i grafici con l'andamento dall'inizio dell'epidemia:
I numeri delle scuole
Per il momento, e si spera di vederne la conferma nelle prossime settimane, sembra che la riapertura delle scuole non abbia pesato più di tanto sul numero di contagi e soprattutto sulla diffusione del virus a differenza di quanto visto a settembre. Questo perchè Ats ha affinato il suo sistema di sorveglianza e intervento, rendendolo più rapido ed incisivo rispetto quello in apertura dell'anno scolastico. Come dimostrano, fra l'altro, le 1680 segnalazioni ricevute da Ats nella prima settimana di riapertura in presenza.
Dall'11 al 17 gennaio a livello di Ats sono state messe in quarantena 24 classi di scuole dell'infanzia e nido, 58 delle primarie, 26 delle medie e 4 delle superiori (che svolgono ancora didattica in presenza limitatamente ai laboratori, oltre che per gli studenti con particolari difficoltà e fragilità. In termini di alunni e operatori, 340 i bambini in isolamento nelle scuole dell'infanzia e nei nidi, 923 nelle primarie, 268 alle medie e 4 alle superiori.
"Casi e isolamenti ci sono e non sono pochi - spiega il Direttore Sanitario Catanoso - tuttavia come vediamo nell'analisi sulle fasce d'età dei positivi e nei numeri complessivi, non siamo davanti all'aumento che temevamo con la riapertura. Guardiamo a cosa succede e cosa verrà deciso sulla riapertura delle altre scuole (seconde e terze medie sono in Didattica a Distanza come le superiori a causa della zona rossa) mi auguro di non rivedere quanto si è verificato a ottobre. Abbiamo affinato i sistemi di sorveglianza ed effettuato un attento studio per i trasporti e la sorveglianza dei ragazzi fuori dalle scuole. Faremo valutazioni a breve sulle scuole cercando di comparare l'andamento di queste prime settimane con quello di settembre per capire se il sistema sta funzionando e in caso contrario allertare le Prefetture e gli Uffici Scolastici per cercare di aggiustare il tiro. Ma sono ottimista".
Monitoraggio dei rientri dall'estero
Novità infine per i cittadini che rientrano o sono stati all'estero. Sul sito di Ats Insubria è stata predisposta una nuova sezione per segnalarsi e fornire i propri dati, in linea con quanto richiesto dalle normative, e se necessario sottoporsi al tampone. Un'operazione, ha spiegato la dottoressa Elena Tettamanzi, che sarà importante nel caso si scoprissero nuove varianti del virus da tenere sott'occhio.
"Una volta compilato, nel caso venisse segnalata la presenza di una nuova variante in un altro Paese potremo chiamare subito chi ci è stato per le analisi come già facciamo oggi con le varianti inglese, sudafricana e brasiliana".