Sospesi

Vaccini solo per fasce d'età: militari, forze dell'ordine e Protezione Civile restano "scoperte"

Confermate le seconde dosi, sospese tutte le prime. Il consigliere provinciale Barcaro: "Da un anno volontari in prima linea. Disappunto"

Vaccini solo per fasce d'età: militari, forze dell'ordine e Protezione Civile restano "scoperte"
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Lo stop a qualsiasi priorità al di fuori di quelle anagrafiche e prettamente sanitarie deciso dal Commissario Straordinario per l'emergenza Covid Francesco Figliuolo ha comportato alla sospensione delle somministrazioni di vaccini anche alle forze dell'ordine e ai volontari della Protezione Civile.

Vaccini solo per fasce d'età

Un po' le indicazioni di somministrare AstraZeneca in via prioritaria agli over 60, un po' (tanto) la volontà di accelerare sulla protezione dei più a rischio e di fermare la "corsa alle priorità" avvenuta in tutte le Regioni. L'ordinanza "tranchant" del generale Figliuolo sta creando però diverse perplessità, e rabbia, in chi si è trovato da un giorno all'altro tagliato fuori dai programmi vaccinali.

A inizio anno infatti era stata assicurata la vaccinazione a tutte le forze dell'ordine (in linea con il piano vaccinale) e ai volontari del soccorso come la Protezione Civile, che in quest'anno di pandemia hanno operato quotidianamente a supporto per la protezione della cittadinanza dal virus e per l'organizzazione dei centri tampone e di quelli vaccinali.

In questi mesi però nel calderone delle categorie da vaccinare è finito un po' di tutto, dal personale di servizio e amministrativo in forze alle strutture sanitarie (per il quale si sono aperte diverse indagini in tutt'Italia) ai "finti volontari" che si sono iscritti alle associazioni per accedere prima ai vaccini. Oltre ad ordini e categorie professionali che avevano siglato accordi con le rispettive Regioni. Da qui l'ordinanza di Figliuolo che è andata però ad escludere anche le forze dell'ordine e i volontari della Protezione Civile.

"Indicazioni troppo rigide, volontari di Protezione Civile in prima linea"

Una decisione che dal mondo della Protezione Civile si fatica a digerire, anche perchè ci sono molti volontari che erano in attesa della chiamata per ricevere la propria dose, e che ha preoccupato quelli che la prima dose l'avevano già ricevuta. Da qui lo sfogo del consigliere provinciale con delega alla Prociv Alberto Barcaro sulla sua pagina Facebook, dove ha rassicurato che "le seconde dosi ci saranno" non nascondendo però il proprio "disappunto per questa decisione". "I volontari di Protezione Civile è un anno che sono in prima linea come i medici". "La Provincia ha verificato tutto - aggiunge sul tema degli "imbucati" - e pensare che erano arrivate liste comprendenti anche amministratori. Le verifiche le abbiamo fatte e nessuno potrà mai dire nulla. Abbiamo sempre rispettato le regole alla lettera".

 

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