Vaccini Covid, Fontana: “Ritardo nelle consegne, fondamentale avere dosi di sicurezza”
La priorità, spiega il presidente, sarà somministrare le dosi di richiamo per non vanificare i primi sforzi
Vaccini Covid, in un post su Facebook il presidente Attilio Fontana chiarisce alcuni punti sul ritardo e la riduzione delle consegne da parte di Pfizer.
Vaccini Covid, Pfizer riduce le consegne per una settimana
Oltre 25mila dosi in meno rispetto quanto previsto in Lombardia, quasi 165mila a livello nazionale. Questo il "peso" delle minori consegne di fiale annunciato da Pfizer nei giorni scorsi per la necessità di eseguire alcuni lavori di potenziamento nei suoi siti produttivi. Dosi in meno che portano non poche difficoltà: in tutt'Italia nei prossimi giorni dovrebbero iniziare i primi richiami, e poter contare su meno dosi di quelle previste rischia di imporre uno slittamento delle somministrazioni.
Un rischio che fa preoccupare anche il commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri, così come i Governi europei (seppur più indietro dell'Italia nelle campagne di somministrazione) nonostante le garanzie della società farmaceutica di consegnare una volta ultimati i lavori le dosi mancanti.
Fontana: “Ritardo nelle consegne, ma è fondamentale avere delle dosi di sicurezza”
La Lombardia, che dopo una partenza sofferta ha recuperato il ritardo nella somministrazione arrivando a superare le 20mila dosi giornaliere utilizzate, terrà conto dei ritardi dando priorità al richiamo di chi ha già ricevuto la prima dose.
Così infatti il presidente Attilio Fontana nel suo post:
“La Lombardia ha somministrato 184.919 vaccini (78,8%). Questa settimana il ritardo sulle consegne Pfizer comporterà per la nostra regione 25.740 dosi in meno di vaccino. Andiamo avanti nella campagna entro i numeri disponibili, con picchi di oltre 20.000 vaccini al giorno in questa prima fase, ma voglio fare un chiarimento sulla percentuale che sovente viene usata per attaccare la Lombardia con la solita disinformazione.
Come sapete il vaccino Pfizer necessità di un richiamo dopo 21 giorni. Essendoci concrete possibilità di ritardi nelle forniture, mantenere una percentuale di dosi di sicurezza è fondamentale per essere certi di arrivare alla fase dei richiami con quelle necessarie. Mancare il richiamo significa vanificare anche la prima vaccinazione. Ringrazio tutto il personale sanitario per l’alta adesione volontaria alla campagna il miglior esempio che potevano darci".