Vaccini ai pazienti fragili, prime somministrazioni forse da settimana prossima
Altre Regioni hanno già iniziato le somministrazioni e si stanno preparando a immunizzare i caregiver. In Lombardia qualcosa si muove, finalmente
Vaccini ai pazienti fragili, altre Regioni hanno già iniziato mentre in Lombardia tutto sembra ancora fermo. Oggi, mercoledì 10 marzo, l'assessore al Welfare Letizia Moratti e il DG Welfare Pavesi hanno indicato la prossima settimana come inizio delle somministrazioni.
Vaccini ai pazienti fragili, si comincia settimana prossima
In ritardo rispetto altre Regioni, dopo settimane e mesi di silenzio e mancate risposte alle associazioni e ai cittadini interessati ma finalmente qualcosa sembra muoversi sul tema dei vaccini ai pazienti fragili. La scorsa settimana la Regione aveva dichiarato di star compilando gli elenchi dei soggetti interessati (che teoricamente sarebbero dovuti essere già a portata di mano), oggi la notizia: se tutto andrà come da programma si dovrebbe iniziare la prossima settimana.
Si parte con gli ospedali
I primi ad essere vaccinati dovrebbero essere i pazienti fragili attualmente ricoverati negli ospedali, affidandosi ha spiegato Pavesi "ai reparti dove sono in carico, anche per garantire setting più sicuro e protetto. Penso settimana prossima inizieremo a vaccinare questa categoria che ha numeri importanti, secondo le nostre rilevazioni tra le 350mila e le 400mila persone".
E i caregiver? Prima i genitori
Altro tema strettamente legato ai fragili è quello della vaccinazione di chi se ne prende cura, i caregiver. In mattinata il consigliere Pd Angelo Orsenigo aveva denunciato come la Lombardia fosse ferma sull'argomento mentre altre Regioni avevano già previsto l'utilizzo di massicce quantità di dosi. A questo ha risposto invece l'assessore al Welfare Letizia Moratti:
"Oggi alle 16.30 convocato tavolo con il Ministero proprio sul tema delle persone estremamente fragili. Nell'ultima interlocuzione avuta con il dottor Gianni Rezza (Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, ndr), ho posto anche il tema dei caregiver che devono essere considerati nell'ambito delle persone fragili. Lui ha assicurato che avrebbe portato richiesta a tavolo tecnico. La prima ipotesi è di limitarsi ai genitori dei pazienti, per poi allargare sugli altri".