Dal Circolo

Una videochiamata dalla Terapia Intensiva per combattere la solitudine

Luigi e Fabio hanno potuto salutare e rassicurare i familiari: ce la faremo!

Una videochiamata dalla Terapia Intensiva per combattere la solitudine
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Una videochiamata dalla Terapia Intensiva per combattere la solitudine. Luigi e Fabio, ricoverati dagli inizi di marzo, hanno potuto salutare e rassicurare i familiari.

Luigi e Fabio

Luigi (il nome è di fantasia) è un infermiere dell’Ospedale di Cremona. Ed è probabilmente mentre svolgeva il suo lavoro che il nuovo Coronavirus lo ha raggiunto, colpendolo duramente. Dagli inizi di Marzo è ricoverato nella Terapia Intensiva Generale dell’Ospedale di Circolo di Varese, dove è stato trasportato subito dopo essere stato intubato. Tre settimane di ventilazione artificiale, mantenuto sedato, in cui il suo organismo ha combattuto aspramente contro un nemico micidiale. E’ stato anche necessario ricorrere alla tracheotomia per proseguire con il supporto respiratorio. A sostenerlo in questa guerra, il personale medico e infermieristico del reparto e, a distanza, la moglie, lei pure infermiera a Cremona.

Accanto a lui, un altro paziente, Fabio (sempre nome di fantasia), di Crema, anche lui ricoverato dall’inizio di marzo, anche lui intubato e tracheotomizzato.

La videochiamata

La guerra, Luigi e Fabio la stanno ancora combattendo, ma i medici ritengono che il peggio sia passato e che ne usciranno vincitori. La bella notizia è stata data telefonicamente ai familiari con cui viene mantenuto un contatto quotidiano, ma agli infermieri del reparto è sembrato troppo poco. Hanno così organizzato una videochiamata con uno dei loro cellulari, opportunamente cellofanato.

Né Luigi, né Fabio hanno potuto parlare, ma hanno comunque visto i propri cari e, a gesti, sono riusciti a rassicurarli. Partecipi di questo emozionante incontro, gli infermieri, commossi nel constatare il grande effetto del loro piccolo, generoso, gesto.

Proprio in questi giorni, nella Terapia Intensiva Generale dell’Ospedale di Circolo e in altri reparti stanno arrivando i primi tablet che sono stati donati all’ASST dei Sette Laghi: sarà così più facile organizzare questi momenti che sono a tutti gli effetti parte integrante del percorso di cura.

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