Cairate

Un altro tentato suicidio sul ponte di Cairate, il terzo in un mese

Il sindaco: "Chi vive situazioni di disagio e problemi di natura economica provocati da questi mesi senza lavoro deve sapere che il Comune è pronto a dare sostegno".

Un altro tentato suicidio sul ponte di Cairate, il terzo in un mese
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Grazie al tempestivo e paziente intervento degli agenti della Polizia locale l’uomo è stato prima salvato e poi aiutato

Un altro tentato suicidio, il terzo in un mese

Un altro tentato suicidio sventato. Il secondo in dieci giorni. Il terzo in un mese, considerando il gesto dall’esito purtroppo funesto di inizio aprile, quando il salvataggio non fu possibile. Il ponte di Cairate diventa emblema della disperazione causata dalla crisi sociale e umana portata dall’emergenza coronavirus con tutte le sue conseguenze. Lunedì 4 maggio l’intervento tempestivo degli agenti della Polizia locale e del sindaco Paolo Mazzucchelli ha permesso di evitare la tragedia, con l’uomo – residente in paese – che minacciava di farla finita, dissuaso dal suo intento e accolto nel sostegno delle istituzioni.

Salvato grazie alla segnalazione di un passante

Il salvataggio è stato reso possibile dall’importante segnalazione di un passante, che aveva notato una persona guardare nel vuoto dalla grata sul viadotto: fermatosi e avvicinatosi, lo trovava in stato di disorientamento e agitazione, con la confessione della sua estrema intenzione. Di qui la chiamata alla Polizia locale, che subito sul posto ha calmato l’uomo, mostrandogli la volontà e le possibilità concrete di aiutarlo, fino a ottenerne la fiducia e disponibilità a farsi accompagnare al comando.

Il sindaco Mazzucchelli

Il sindaco, presente al fianco degli agenti durante tutte le fasi che hanno portato l’uomo ad aprirsi e a raccontare le sue difficoltà, ribadisce l’appello già espresso pochi giorni prima: «Chi vive situazioni di disagio e problemi di natura economica provocati da questi mesi senza lavoro deve sapere che il Comune è pronto a dare sostegno, attraverso mezzi e strumenti che sono messi a disposizione dei suoi cittadini. Per molti, non abituati a chiedere, si tratta di un passaggio duro e non semplice, ma bisogna chiedere aiuto. Le istituzioni sono al fianco di chi vive un momento di necessità e da solo non ce la fa. Come già avevo sostenuto va bene porre rimedio al dramma sanitario, ma si rischia di avere conseguenze più gravi da quello sociale ed economico che ne consegue».

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