Uccise la madre malata di Alzheimer, chiesto il minimo della pena
Il Pubblico Ministero chiedendo una condanna a 6 anni e 4 mesi ha parlato di "un caso di abbandono da parte dello Stato"
Il Pubblico Ministero Ciro Caramore ha chiesto una condanna a sei anni e 4 mesi ad Angelo Paganini, il marnatese che un anno fa uccise con un abbraccio fatale la madre anziana malata di Alzheimer.
Marnate, chiesti 6 anni e 4 mesi per il figlio che uccise la madre
I fatti erano avvenuti un anno fa, il 23 settembre del 2022, in una casa di via Marconi a Marnate. Come ricostruito dalle indagini, e confessato dall'autore, il 60enne Angelo Paganini aveva ucciso la madre 88enne, Maria Facchinetti, soffocandola con abbraccio spinto dalla disperazione e dalla depressione maggiore che lo affliggeva, e aveva poi tentato di togliersi la vita impiccandosi in giardino, ma il ramo si era rotto.
Questa mattina, 15 settembre, il processo davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio è arrivato alle ultime battute, dopo aver esaminato e sentito testimoni e periti delle parti.
Come dichiarato dallo stesso Pm, nella requisitoria con cui ha chiesto per l'uomo il minimo della pena (6 anni e 4 mesi, appunto), "siamo davanti ad un caso di abbandono da parte dello Stato di una donna e della persona che la accudiva". Una conseguenza, insomma, della mancanza di una rete di sostegno capace di intercettare una situazione tanto delicata ed emotivamente pesante.
Dal canto della difesa dell'uomo, l'avvocato Paola Monno ha chiesto in prima istanza l'assoluzione e, in seconda, il minimo della pena, ponendo l'accento su quello che è stato il gesto di un uomo "incapace di chiedere aiuto", portando a sostegno della sua tesi la lettera d'addio lasciata al figlio e al cognato le parole riservate alla madre. Parole di un figlio, "che avvicinano questo gesto più all'eutanasia che all'omicidio".
Si attende ora la decisione della giuria: la settimana prossima l'ultimo atto in Tribunale e la sentenza.