Cronaca

Turate, rifiuti abusivi, ci pensano i volontari

L'amministrazione ha organizzato due giornate ecologiche all'insegna della pulizia delle aree più soggette al fenomeno del degrado.

Turate, rifiuti abusivi, ci pensano i volontari
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Turate, scarichi abusivi di rifiuti industriali e di immondizia di ogni genere nell’area boschiva a confine con Lomazzo. A immortalare il grande esempio di inciviltà, riportando pubblicamente tutto il suo sdegno, è stato l’assessore Paolo Mason.

Turate, rifiuti abusivi nei boschi

«La domanda è sempre la stessa: perché? Non capirò mai cosa può portare il genere umano a certi atteggiamenti. Quando si sporca il proprio territorio, si sporca la propria casa, con la differenza che qualcun altro deve pulire ma a spese di tutti, incivili compresi. Cercasi educazione urgentemente», ha commentato Mason. Lo foto hanno fatto velocemente il giro del web, suscitando l’indignazione di molti concittadini e anche del neonato comitato «Bassa Comasca per il parco», finalizzato alla sensibilizzazione sul progetto di creazione di un Parco agricolo prealpino che colleghi le aree verdi tra Cislago e i Comuni comaschi confinanti.

Giornate ecologiche

E, sempre con l’intento di sensibilizzare sulla cura del verde e sul rispetto dell’Ambiente, l’Amministrazione ha organizzato due giornate ecologiche primaverili. L’appuntamento è per domani, sabato, e per il 17 aprile proprio nelle aree più soggette al fenomeno di abbandono abusivo dei rifiuti, che sono principalmente i boschi a confine con Lomazzo e i campi dietro al centro di raccolta rifiuti comunali in via Santa Maria. Lo conferma l’assessore Loris Guzzetti: «Quest’anno abbiamo coinvolto esplicitamente anche i giovani dai 16 anni in su perché vogliamo renderli protagonisti di questa importante iniziativa. Speriamo che anche in zona rossa si riesca a organizzarle, essendo all’aperto, ben distanziati e con tutti i dispositivi di sicurezza. Altrimenti le sposteremo nella prima data utile, ma vogliamo mantenere questo appuntamento per noi prioritario». E infine: «Purtroppo con il Covid l’inciviltà non si è fermata, ma gli abbandoni continuano a registrarsi. Per fortuna agli incivili si contrappongono numerose persone per bene disposte a rimboccarsi le maniche a tutela dell’ambiente».

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