Cronaca

Truffati dal fotografo di nozze: «Gira il mondo con i nostri soldi»

Il fagnanese denuncia una vicenda che lo accomuna ad altre 35 coppie di sposi.

Truffati dal fotografo di nozze: «Gira il mondo con i nostri soldi»
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Cambia vita e parte per un’avventura itinerante nel mondo, con tanto di seguito di followers sui social, e lo fa con i soldi incamerati da coppie di sposi per servizi fotografici mai completati.

Truffati dal fotografo del matrimonio

Tra i matrimoni che il professionista avrebbe utilizzato per «fare cassa» con pagamenti anticipati in previsione del suo viaggio c’è anche quello del fagnanese A. B., che dà voce al gruppo di ben 35 coppie che – tramite denunce affini e contatti social – si è scoperta in questi mesi avere un’esperienza comune: la truffa del fotografo scelto per il servizio di nozze. «E a me è già andata bene rispetto ad altri – racconta – perché perlomeno ho ricevuto i provini. Ma c’è chi non ha mai avuto le foto e chi gli ha versato una quota per prenotare il servizio, che poi non ha mai svolto».

La vicenda del fagnanese è simile a quella delle altre coppie, diverse solo nei tempi utilizzati dal fotografo per sparire e non farsi più rintracciare. «Mi sono sposato nell’aprile 2019 – ripercorre la vicenda – e ho scelto lui perché avevo visto come lavorava al matrimonio di conoscenti, è un professionista vero. Che però a quanto pare aveva anche altri obiettivi. Dovevamo sistemare tutto dopo le ferie di quell’anno e siamo invece arrivati a Natale con la scelta dei provini. A quel punto aspettavamo l’album di nozze, che non è mai arrivato. Perché da gennaio 2020, con la scusa poi anche della pandemia, è sparito. Disperso. Prima tirando in lungo, poi non rispondendo più alle chiamate, infine chiudendo pure l’utenza telefonica». Così l’album non è mai arrivato. Fino alla partenza per l’esperienza del viaggio social per l’Europa su una Land Rover, pernottando in tenda: «L’unico dialogo con lui era proseguito via mail, mi aveva detto che per ottobre 2020 mi avrebbe finalmente dato tutto e invece proprio a ottobre è partito...».  Il fagnanese aveva già saldato la quota, alla consegna dei provini, 3mila euro in tutto. E resta senza album. Ma tra le coppie truffate c’è chi aveva già pagato anche 5mila euro e ad alcuni aveva chiesto un acconto robusto per assicurare la sua presenza in tempo di Covid, senza più dare poi segnali. «E ora lui gira il mondo alla luce del sole con il suo canale YouTube e più di 6mila followers. Con i soldi nostri». E a quanto pare le prime somme incamerate per servizi non conclusi risalgono già al 2017, come testimoniato da alcune delle 35 coppie raggirate. «Sono in causa civile da ottobre – rivela  – ovvero da quando ho capito che se n’era andato dopo aver procrastinato per mesi la consegna dell’album. Ora non risponde nemmeno più alle mail, ma di fatto è chiaro che il suo tirare in lungo, con noi e con molti altri, aveva un obiettivo, arrivare al momento di quel cambio di vita che ha fatto e poi tagliare definitivamente i contatti. Tutti noi però ora chiediamo che non la faccia franca e che ci sia resa giustizia».

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