Rovello

Truffa dello specchietto e aggressione, la vittima di Rovello intervistata dalla d'Urso

Ancora scossa, a una settimana dall'aggressione, la 52enne ha raccontato ciò che ha subito lungo la SS527 Bustese

Truffa dello specchietto e aggressione, la vittima di Rovello intervistata dalla d'Urso
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Era successo a inizio mese. Laura stava tornando a casa, intorno a mezzanotte e mezza, lungo la Sp 527 Bustese quando è stata vittima di un tentativo di truffa dello specchietto e poi di un'aggressione. La donna, raggiunta dalle telecamere di Pomeriggio Cinque, ha raccontato a Barbara d'Urso quanto successo.

Truffa dello specchietto e aggressione, la signora Laura a Pomeriggio Cinque

L'occhio ancora parzialmente tumefatto, l'agitazione ancora fortissima nonostante sia passata più di una settimana. Pochi giorni fa la signora Laura, 57enne di Rovello Porro, ha raccontato l'aggressione che ha subito in una delle prime notti di ottobre mentre era sulla strada verso casa, durante un tentativo dell'ormai nota truffa dello specchietto.

"Ero in macchina, tornavo a casa e a un certo punto vedo dallo specchietto una macchina che mi stava dietro da un po' - racconta - L'auto mi ha sorpassata sulla doppia striscia continua, ho buttato un occhio e mi son detta che non si sorpassa così perchè poi succedono gli incidenti. A un certo punto ho sentito un botto alla macchina, quindi ho accostato e sono scesa, vedendo che lo specchietto della macchina era chiuso".

Accanto alla sua auto però Laura trova anche un uomo che era a bordo del veicolo che l'aveva appena sorpassata.

"Mi ha preso il braccio. L'ho guardato e gli ho chiesto se mi avevano preso la macchina, mi ha risposto di sì e di andare in macchina con loro per parlare".

La donna, temendo volessero rubarle la borsa rimasta sul sedile, ha fatto resistenza. "Quando mi sono accorta che non voleva i soldi nella borsa sono andata nel panico e ho dato istintivamente una gomitata". L'uomo ha reagito sferrandole un violento colpo al volto, probabilmente un pugno. Tanto forte da farla sanguinare. Rifugiatasi in macchina, chiusa la portiera, si è messa in fuga verso casa. "Di solito ci metto mezz'ora. Quella sera ce ne ho messe più di due. Ho visto che sanguinavo, non ho capito più nulla. Avevo paura tornassero. Quando sono arrivata nel cortile di casa e mi sono sentita al sicuro erano le 2 e un quarto". A questo punto ha perso i sensi. "Ho riaperto gli occhi ed erano le 3 e mezza di notte".

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