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Truffa a Morazzone: "Suo figlio ha fatto un incidente, servono soldi per la cauzione"

Prima la chiamata di una finta avvocatessa, poi l'arrivo di due altrettanto finti carabinieri. Ma il timore per le sorti del figlio, a quel punto, ha prevalso su ogni dubbio

Truffa a Morazzone: "Suo figlio ha fatto un incidente, servono soldi per la cauzione"
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Ancora un episodio di truffa, basato sulla falsa notizia di un incidente avvenuto a un caro della vittima. E' successo a Morazzone, dove un'anziana si è sentita dire da una (finta) avvocato che il figlio aveva fatto un incidente e servivano soldi per evitare venisse incarcerato.

Truffa a Morazzone, tra falso avvocato e carabinieri farlocchi

"Non credete a coloro che si presentano alla porta, in divisa, a chiedere soldi, è una truffa". A lanciare l'allarme contro le truffe, l'ennesimo, è il sindaco di Morazzone Maurizio Mazzucchelli. Ieri infatti, venerdì 29 luglio, una signora del paese è stata vittima di una banda di truffatori che l'hanno privata di tutti i contanti che aveva in casa.

Una truffa "in due tempi", sfruttando come spesso avviene l'emotività della vittima. La signora ha prima ricevuto la chiamata di una donna, sedicente avvocato, che le ha riferito che il figlio era in caserma dei carabinieri perchè aveva fatto un grave incidente investendo una donna.

"Se non paga subito la cauzione - l'avrebbe avvertita - sarà incarcerato".

A dare credibilità al tutto, la finta avvocatessa ha avvisato la signora che da lì a poco sarebbe passato un carabiniere per ritirare i soldi.

Poco dopo, al citofono si sono presentati due uomini vestiti come dei carabinieri e presentatisi come tali. A quel punto è comprensibile che nella signora il timore per le sorti del figlio abbia prevalso su qualsiasi possibile dubbio. Consegnati soldi e gioielli, i due si sono dileguati subito facendo perdere le proprie tracce.

Compreso poi di esser stata truffata, e che il figlio non aveva fatto alcun incidente, nè si trovava a rischio arresto, la donna si è rivolta ai carabinieri "veri", che ora stanno indagando su quanto avvenuto insieme alla Polizia locale

"Non ci sono uomini delle forze dell’ordine o addetti del comune autorizzati a chiedere soldi a domicilio - ricorda il sindaco - se qualcuno suona al vostro campanello e vi fa tali richieste, chiamate il 112 e non aprite la porta".

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