Tradito dalla bici, rapinatore seriale arrestato dai carabinieri di Saronno
Col volto nascosto da uno scaldacollo o una mascherina tra gennaio e maggio avrebbe rapinato con una scacciacani 4 negozi della città.
Lo hanno riconosciuto grazie alla bicicletta usata per fuggire dopo ogni colpo, in manette un 26enne di Saronno ritenuto essere l'autore di quattro rapine in città tra gennaio e maggio.
Rapine nei negozi di Saronno, l'autore "tradito" dalla bicicletta
Le manette sono scattate oggi, giovedì 9 luglio, ai polsi di un 26enne saronnese ritenuto l'autore di quattro rapine a mano armata ai danni di altrettanti negozi della città, avvenute fra gennaio e maggio. Eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa al termine delle indagini dei militari della Stazione cittadina e del Nucleo Operativo. Indagini che avevano seguito la "pista" registrata dai sistemi di videosorveglianza e dei negozi colpiti che hanno permesso di ricostruire il percorso delle sue fughe, tutte in bicicletta.
Pochi indizi
Indagine non semplice: tutti i colpi erano caratterizzati dallo stesso modus operandi. L'autore entrava nel negozio a volto nascosto (prima da uno scaldacollo poi, durante il lockdown, dalla mascherina) e puntava una scacciacani, del tutto simile a un'arma vera, al titolare o al commesso facendosi consegnare l'incasso. Irriconoscibile, tanto che per identificarlo i carabinieri si sono basati su alcuni tratti somatici, il modo di parlare e, soprattutto, la sua bicicletta.
L'arresto
E' stata proprio la due ruote, compagna di fughe, a tradire il 26enne. I carabinieri l'avevano notata parcheggiata fuori da un bar, identica a quella ripresa dalle telecamere, e ne avevano identificato il proprietario 26enne. Raccolti alcuni degli elementi fondamentali, è partita anche l’analisi tecnica sul suo telefono, permettendo di trovare traccia dei percorsi fatti e trovandoli corrispondenti a quelli seguiti dal ladro in fuga. I militari hanno anche trovato la scacciacani usata durante le rapine, ora sequestrata. Il 26enne è stato condotto in carcere per la custodia cautelare, in attesa del processo.