Attenzione alle notifiche

Tracciamento Covid, nuova strategia: tutto a portata di click con un sms

Dopo che Regione comunica l'esito positivo di un tampone, Ats invierà un sms con un questionario: è importante rispondere, ecco come funziona

Tracciamento Covid, nuova strategia: tutto a portata di click con un sms
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Da alcuni giorni, Ats Insubria ha adottato un nuovo sistema per agevolare le operazioni di tracciamento Covid. Si parte con un sms inviato al numero di telefono dei casi positivi.

Tracciamento Covid, attenzione all'sms: non  è una truffa

Cambio di passo: troppi casi, troppi contatti da esaminare e Ats ha così deciso di affiancare una nuova piattaforma ai circa 150 tracciatori in servizio per le province di Varese e Como. Il sistema di "indagine" che ha il compito di individuare e contattare i contatti a rischio di ogni positivo è infatti in forte ritardo, non riuscendo più a tenere il passo dei moltissimi nuovi positivi che giornalmente vengono trovati sul territorio. Il tutto parte con un sms inviato da Ats Insubria.

"Chiediamo a tutti i cittadini di non cancellare il messaggio che inviamo, e di non scambiarlo per una truffa" hanno avvertito il Dg Lucas Gutierrez e il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso. Ma come funziona?

La nuova procedura

Oggi, in conferenza stampa, Ats Insubria ha quindi presentato la sua ultima iniziativa che permetterà di snellire le procedure. Dopo la comunicazione di positività al tampone di un sospetto caso Covid, Ats Insubria invierà un sms al cittadino con un link all'interno. Cliccandolo, si aprirà una pagina internet dove si dovrà confermare la propria identità e positività al tampone, dopodiché sarà richiesto di compilare un questionario indicando la presenza di sintomi, l'eventuale ricovero o presenza in una struttura protetta o di comunità.

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Concluso il questionario, sarà possibile leggere e scaricare le informazioni per l'isolamento, il provvedimento di quarantena e le indicazioni su come individuare i propri contatti a rischio che dovranno essere comunicati ad Ats in un secondo momento tramite i metodi "classici".

Una volta completata tutta la procedura, se non sarà indicata la presenza di sintomi, il sistema invierà in automatico la prenotazione del tampone di controllo.

Sistema in evoluzione

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Nei prossimi giorni, ha fatto sapere la dottoressa Elena Tettamanzi, Responsabile Epidemiologia e Medicina Ambientale, Flussi Informativi, si prevede di implementare al sistema un'ulteriore funzione per la segnalazione diretta dei contatti a rischio, delle quali si dovranno indicare nome, cognome, numero di telefono e provincia di residenza. In base a quanto spiegato, una volta aggiunta questa funzione il sistema manderà immediatamente alle persone indicate un sms in cui si chiederà la conferma del contatto a rischio (sarà richiesto di confermare la propria identità e indicato il nome di chi ha segnalato per evitare errori di segnalazione, ha spiegato la dottoressa).

"Il tracciamento Covid era in sovraccarico"

La decisione di affiancare l'indagine "telematica" a quella telefonica, come detto, ha lo scopo di snellire le procedure di tracciamento che erano ormai impossibili.

"L'incremento del contagio in queste settimane ha portato a un sovraccarico delle attività di tracciamento, nonostante l'aumento degli addetti a 150 unità - ha spiegato il dottor Catanoso - Non potevamo non fare questa scelta davanti a una mole simile di lavoro. Questo sistema ci permette di interagire coi pazienti Covid positivi attraverso l'invio di un sms con un link che permette di accedere a piattaforma molto semplice per fornire dati e indicazioni che aiutano a snellire tutto il processo. Comunque questo nuovo sistema non va a sostituire interamente il contatto telefonico, che continua nel caso di informazioni incomplete, per la ricerca dei contatti a rischio e per il controllo della gravità dei sintomi".

Per ora i primi dati di utilizzo sono incoraggianti, nonostante l'invio "a sorpresa" degli sms e la mancanza del numero di telefono per circa il 40% dei nominativi inviati da Regione: il 70% degli "interrogati" ha partecipato al questionario, mentre il restante 30% che non ha risposto sarà contattato telefonicamente.

Niente "doppione" di Immuni

Il dubbio viene subito: il sistema supera l'app Immuni? La risposta è no. Come spiegato dal dottor Gutierrez, "sono due cose diverse. Il nostro è un sistema attivo: noi inviamo un sms e invitiamo il soggetto su una piattaforma interattiva su cui c'è uno scambio di informazioni; l'app Immuni fa invece sì che il contatto a rischio di un positivo viene individuato in automatico rilevando una sua vicinanza per un determinato tempo e a una certa distanza. Il problema è che l'app Immuni è stata scaricata molto poco e non è sufficiente a garantire il tracciamento, anche se è l'unica che permette di trovare contatti a rischio tra gli sconosciuti, ad esempio i passeggeri di un mezzo pubblico".

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