Tentata rapina in un bar del centro di Gallarate: preso
Dopo la fuga nel locale aveva ripiegato su una gelateria, sempre in centro, riuscendo a prendere la cassa
La Polizia di stato di Gallarate nel pomeriggio del 16 giugno hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio, nei confronti di un cittadino italiano di quarant’anni, che il 16 maggio autore di una tentata rapina in un bar del centro.
Tentata rapina in un bar, poi il colpo in gelateria
Il 16 maggio l'uomo era entrato in un bar del centro di Gallarate, puntando un oggetto tagliente alla gola della titolare e intimandole di consegnargli l’incasso. Il colpo però non gli riuscì per l'arrivo, provvidenziale, di una dipendente. Allora il 40enne ripiegò su una frequentata gelateria del centro, riuscendo ad impossessarsi del registratore di cassa e ferendo poi un uomo che aveva tentato di impedirgli la fuga.
Le indagini e l'arresto
In entrambe le occasioni il quarantenne era rocambolescamente riuscito ad allontanarsi dai luoghi dei delitti poco prima dell’intervento delle Forze dell’Ordine, che però già dal primo intervento avevano immediatamente provveduto a raccogliere tutti gli elementi utili alla sua identificazione, quali le testimonianze dei presenti e le registrazioni video degli impianti di sorveglianza presenti sui luoghi dei fatti.
Gli investigatori hanno così sviluppato una meticolosa ed approfondita attività d’indagine, che ha permesso loro sia di identificare il rapinatore e di collegarlo ai fatti criminosi per i quali stavano procedendo.
Tutti gli elementi acquisiti trasmessi alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio , hanno fatto scattare il provvedimento cautelare nei confronti del rapinatore da parte del G.I.P., che nel riconoscere i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, nonché la sussistenza delle esigenze cautelari, per il timore della reiterazione del reato.
L’esecuzione dell’ordinanza è avvenuta presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, in quanto il destinatario è già ristretto a seguito di un arresto in flagranza “per rapina” effettuata pochi giorni dopo i fatti oggetto d’indagine.