Subentrati ai "colleghi" dopo gli arresti, presi i nuovi pusher dei boschi di Caronno Pertusella
I carabinieri li hanno accerchiati tagliando loro ogni possibile via di fuga
Erano andati a rimpiazzare i “colleghi” arrestati dai carabinieri all'inizio dello scorso dicembre, i tre soggetti di origine magrebina arrestati ieri dai militari.
Spaccio a Caronno, arrestati dei pusher ne erano arrivati altri
Una piazza di spaccio troppo remunerativa per lasciarla "vuota". Ci sono volute solo poche settimane perchè nelle zone rurali di Caronno Pertusella arrivasse un'altra banda a vendere stupefacenti, sostituendosi ai tre pusher che la notte del 1 dicembre erano stati arrestati dai Carabinieri di Saronno dopo un'irruzione in un'abitazione del centro di Vigevano.
Il nuovo gruppo di spacciatori non aveva perso tempo: una volta preso possesso dell'area, lo spaccio avveniva a ciclo continuo, dalla tarda mattinata alla sera. Nel menù offerto agli acquirenti cocaina, eroina e hashish.
Via vai e spaccio continui
Attività e flusso di clienti che non potevano certo passare inosservati ai Carabinieri, che hanno continuato a sorvegliare la zona dopo gli arresti, e ai cittadini che, infastiditi dal via vai dei clienti e dalla presenza della banda in un'area verde a ridosso del Lura, non hanno certo mancato di segnalare il tutto.
Avviate subito le indagini, i militari hanno documentato la fiorente attività di spaccio. Il modus operandi era sempre lo stesso, collaudato ormai un po' ovunque: contatto telefonico tra acquirente e venditore prima della consegna, presenza del palo a controllare la zona e "base" all'interno di un'area verde a circa 200metri dal luogo delle consegne, ben nascosta da sguardi indiscreti e dotata di diverse vie di fuga, pronte all'occorrenza.
Accerchiati e arrestati
Accortezze che non sono servite giovedì pomeriggio, quando i carabinieri hanno deciso di intervenire. Viste le pattuglie in arrivo, i tre nuovi pusher si sono dati alla fuga convinti di far perdere le proprie tracce agli inseguitori. Ignorando però che lungo i loro sentieri c'erano altri 20 militari che li attendevano, bloccando ogni possibile via di fuga.
Fermati e arrestati i tre dopo un breve inseguimento i carabinieri hanno sequestrato loro diverse dosi e circa 500 euro in contanti ritenuti essere i proventi di circa tre ore di "lavoro". All’interno dell’area boschiva è stato ritrovato un capanno con all’interno materiale utile al confezionamento, la sostanza stupefacente e alcuni indumenti, oltre che diversi rifiuti abbandonati nella zona, che sarà ripulita dall'Amministrazione comunale.