Strade disastrate, cittadini pronti allo "sciopero fiscale"
In una lettera anonima un gruppo di cittadini si dice pronto a non pagare l'IMU se il Comune non sistemerà le strade cittadine

Una lettera in busta bianca e un messaggio, senza firma, con un avvertimento: pronti allo sciopero fiscale se non si sistemeranno le strade di Tradate.
Tradate, cittadini sul piede di guerra: "Non paghiamo l'IMU"
Dietro la missiva, alcuni cittadini stanchi delle condizioni precarie (per non dire di peggio) delle strade cittadine. Buche, fosse e in alcuni casi vere e proprie voragini che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, e anche sugli asfalti più prossimi al centro cittadino.
"Siamo un gruppo (folto) di cittadini che vogliono denunciare, con la presente, la pietosa situazione delle strade cittadine - scrivono - che ci costringono a sospendere il versamento dell’IMU nella misura prevista, salvo l’adozione di concrete iniziative volte alla messa in sicurezza del manto stradale ad oggi in condizioni disastrose".
"Situazione insostenibile"
Insomma, un altolà al Municipio: o si inizia a sistemare gli asfalti, o si smette di pagare l’Imposta Municipale Unica, l’imposta sulle abitazioni (ad esclusione di quella principale) e su quelli accatastati nelle categorie che li indicano come di pregio.
"La situazione è ormai insostenibile - si legge nella lettera - varie carreggiate sono pericolose e non solo per la circolazione di auto e moto, quotidianamente esposte a danni, ma anche per i pedoni, soprattutto in caso di pioggia".
Che lo stato delle strade sia critico non è un mistero. Le forze di minoranza hanno più volte portato l’argomento all’attenzione del consiglio comunale con interrogazioni e mozioni, chiedendo lumi al sindaco Giuseppe Bascialla, delegato ai Lavori Pubblici, sulle risorse a disposizione e i programmi di intervento. Alle risposte, sempre molto "sintetiche", non sono finora seguiti lavori concreti. Solo qualche rattoppo laddove la situazione è peggiore, come recentemente in via Zara dove si era dovuto intervenire col posizionamento della segnaletica di cantiere per avvertire gli automobilisti delle buche.
Piano strade per quelle più critiche
A Bilancio qualche soldo c’è, anche se insufficienti a un intervento complessivo e definitivo. A inizio maggio la Giunta aveva approvato un atto di indirizzo diretto all’Ufficio Tecnico per la predisposizione dei progetti necessari ad asfaltare via Albisetti, nella carreggiata destra della discesa verso la rotonda della Marina, via Zara nel tratto da via Garibaldi a via Mameli, via Leonardo da Vinci nel tratto dal sottopasso fino all’incrocio con via Vittorio Veneto e via De Gasperi. Sul piatto, 350mila euro di manutenzione straordinaria.
Per la manutenzione ordinaria, invece, le somme disponibili sarebbero pari a soli 30mila euro.
Pronti alle conseguenze
"Tale condizione - continuano gli anonimi cittadini - è indegna per un Comune che si voglia definire civile, tanto più in un contesto amministrativo da una maggioranza (sic) che, almeno in campagna elettorale, ha sempre proclamato una presunta attenzione al territorio. Ma il Sindaco dov’è?".
Dunque, sciopero fiscale.
"Ha un valore principalmente simbolico - concludono - Siamo consapevoli che il tributo sia comunque dovuto e che il Comune di Tradate abbia il diritto di riscuoterlo e sanzionarci. Tuttavia siamo disposti a correre anche questi rischi, se l’Amministrazione dovesse scegliere di ignorare i propri doveri e colpire i cittadini esasperati che chiedono soltanto di vivere in un contesto dignitoso e sicuro".