Spari durante la rapina, arrestato un sospetto. Aveva già ucciso nel '99
L'uomo, durante la fuga, aveva sparato due colpi contro la tabaccheria. Armi, soldi e droga trovati durante la perquisizione. Vent'anni fa aveva ucciso un altro tabaccaio.
Tre giorni. Tanto sono bastati ai Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio, della Tenenza di Tradate e gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Varese, coordinati dalle Procure della Repubblica di Varese e di Busto Arsizio, per individuare e sottoporre a fermo di indiziato di delitto l’autore della rapina alla tabaccheria di Olgiate Olona di mercoledì, un 46enne già ben noto e con un omicidio alle spalle.
Il fermo
“Gravi e univoci indizi di colpevolezza”. Così, i Carabinieri hanno comunicato l’arresto di Diego Mombelli, l’uomo che mercoledì 18 dicembre aveva rapinato una tabaccheria di Olgiate Olona esplodendo due colpi contro il negozio. La successiva perquisizione personale e domiciliare effettuata nei confronti del fermato ha consentito, peraltro, di trovare vario materiale, ora al vaglio degli specialisti delle forze dell’ordine per accertarne la riconducibilità alla rapina di Olgiate Olona. In particolare, i militari hanno trovato un revolver calibro 357 magnum con matricola abrasa, una scatola contenente numerosi proiettili del medesimo calibro; una moto Kawasaki nera con nastro adesivo apposto in diverse parti per evitarne l’individuazione utilizzata dal malvivente per darsi alla fuga a seguito del reato; il casco grigio anch’esso “camuffato” con del nastro adesivo bianco nella parte posteriore; il denaro contante in banconote di diverso taglio, indicativamente corrispondente alla cifra rubata dalla tabaccheria, numerose monete da 2 euro per somma totale 32, 26 biglietti gratta e vinci.
Armi e droga
A conferma della pericolosità del soggetto, sono stati rinvenuti nel corso della perquisizione un teaser da 50.000 volt, un coltello a serramanico, e una modica quantità di sostanza stupefacente.
I precedenti
L’uomo era già ben noto alle forze dell’ordine, e non solo italiane. Su di lui pendeva infatti un provvedimento di cattura a fini estradizionali emesso dalla Corte d’Appello di Milano su richiesta dell’autorità svizzera per una rapina ai danni di un distributore di benzina commessa in Svizzera nei mesi scorsi. Ma il suo nome era comunque noto anche tra i tabaccai del Legnanese: fu lui infatti nel 1999 a uccidere il tabaccaio Alessandro Pastore nel corso di una rapina eseguita insieme la sua compagna. Come a Olgiate, 20 anni fa Pastore non si arrese ad esser derubato, e reagì lanciandogli contro uno sgabello. Mombelli invece sparandogli, per poi fuggire in Basilicata dove venne trovato insieme alla ragazza solo un mese dopo. Condannato a 30 anni di carcere ne scontò solo 10. Nel 2012 un nuovo arresto per una nuova rapina a Mendrisio insieme ad alcuni complici.