Sicurezza

Spaccio nei boschi: il Comune di Vedano mette in campo la Polizia Locale

Le parole del sindaco di Vedano Olona Cristiano Citterio dopo l'incontro in Prefettura per fare il punto sullo spaccio nei boschi del Parco Pineta

Spaccio nei boschi: il Comune di Vedano mette in campo la Polizia Locale
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Era presente anche una delegazione del Comune di Vedano Olona, alla riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, convocata dalle istituzioni locali per un ordine del giorno molto delicato e altrettanto sentito dai cittadini, cioè il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree boschive delle zone varesine e limitrofe.

Spaccio nei boschi, i sindaci dal Prefetto

Per Vedano hanno partecipato il sindaco Cristiano Citterio e il vice Vincenzo Orlandino, invitati all’incontro presieduto dal Prefetto di Varese e al quale hanno partecipato l’assessore alla Sicurezza del Varese e i vertici delle forze di polizia che operano sul territorio. Oltre al Comune di
Vedano Olona, erano rappresentate le altre realtà delle zone coinvolte dal fenomeno.

Presenti, nella Sala consiliare della Provincia, i primi cittadini dei comuni di Cairate, Carnago, Castelseprio, Biandronno, Brebbia, Cadrezzate con Osmate, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi, Tradate, Venegono Inferiore, Venegono Superiore. Presente anche il commissario prefettizio del Comune di Bardello con Bregano e Malgesso.

Un allarme che continua da anni

"Lo spaccio di droghe nei boschi delle zone a cavallo tra Varese e Como ha assunto col tempo proporzioni e gravità tali da preoccupare i cittadini e le famiglie. Le amministrazioni locali, a cui le comunità si rivolgono, nei limiti delle loro competenze cercano da sempre di fare la propria parte per tutelare e proteggere la popolazione con gli strumenti messi a loro disposizione dalla legge - ricorda una nota del Comune di Vedano - In questo senso, la riunione presieduta dal Prefetto è stata un’importante e ulteriore occasione, da parte degli amministratori di Vedano Olona come dei loro colleghi degli altri comuni, per chiedere e sollecitare una risposta più tangibile da parte delle altre istituzioni e soprattutto delle forze di polizia che sono deputate alla gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, oltre al contrasto dei reati.

La parola d’ordine, tuttavia, una volta di più è stata prevenzione, in particolar modo legata alla situazione della zona adiacente al Fondo Campagna, nella quale il fenomeno dello spaccio ha purtroppo preso piede per il concorso di molteplici fattori, tra i quali la presenza della vicina ferrovia, così come la circostanza delle competenze territoriali congiunte da parte delle forze di polizia, al crocevia di tre comuni (oltre a Vedano, anche Castiglione Olona e Venegono).

Proprio in relazione a questa situazione, il Comune di Vedano Olona, nell’occasione della riunione prefettizia, ha anticipato l’intenzione di coinvolgere la propria Polizia Locale con un presidio di pattuglia fisso, in orari da definire, per poter controllare e monitorare l’area, svolgendo anche un’efficace azione deterrente. Il sindaco Citterio ha chiesto la massima collaborazione alle forze di polizia, proprio per sostenere lo sforzo e l’impegno messi in campo con la Polizia Locale".

"Repressione, ma anche formazione ed educazione"

Soddisfatto dell’incontro istituzionale il sindaco Cristiano Citterio che a Vedano, ormai da tempo, affronta insieme alla Giunta questo complesso problema legato prima di tutto alla legalità, cercando un costruttivo confronto con la cittadinanza:

“Da parte delle istituzioni provinciali e delle forze di polizia, abbiamo sicuramente constatato un’acquisita e ampia consapevolezza del fenomeno e della sua portata, nell’ambito delle nostre comunità.

Anche per questo, sono stati annunciati dalle autorità interventi mirati, nell’ottica prima di tutto della prevenzione, quindi con protocolli come il controllo e l’identificazione delle persone e dei veicoli. Sarà molto importante anche l’opera di sensibilizzazione che abbiamo in animo di portare avanti tra i giovani e nelle scuole, per affrontare questa problematica non solo sul versante di polizia e repressione, ma anche su quello della formazione e dell’educazione.

Si tratta, come si può facilmente intuire, di un percorso lungo e complesso. Ma d’altronde, se mi si passa la semplificazione, il compito di un’istituzione come la nostra non è solo quello di catturare gli spacciatori, ma soprattutto quello di impegnarsi per fare in modo che abbiano sempre meno clienti, dando soprattutto ai giovani prospettive e valori a cui riferirsi. Per questo chiediamo la massima collaborazione delle famiglie”.

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