Uboldo - Saronno

Spaccio di droga arrestati due giovani a Saronno e Uboldo

Nelle abitazioni dei due giovani sono stati trovati in tutto oltre sei chili di droga

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SPACCIO DI ERBA AI TEMPI DEL COVID-19: ARRESTATI DAI CARABINIERI DI GARBAGNATE DUE GIOVANI PUSHER CON UN INGENTE QUANTITATIVO DI MARIJUANA IN CASA

Spaccio di droga, arrestati due ragazzi

Nonostante l’emergenza epidemiologica in atto, lo spaccio di sostanze stupefacenti cambia le modalità ma non si ferma.

Proprio nell’ambito dei controlli diffusi svolti da tutti i Carabinieri nel Comune di Milano ed in tutta la Provincia, in particolare i Carabinieri della Stazione di Garbagnate Milanese hanno approfondito alcuni spunti informativi emersi proprio sottoponendo a controllo per verificare le motivazioni degli spostamenti in quel Comune, in particolare i più giovani, verificando proprio che diversi dei soggetti trovati in possesso di modiche quantità di erba, si rifornissero da un giovane residente a Saronno . I militari, pertanto, nella mattinata di ieri, si sono recati al domicilio di un operaio incensurato italiano, classe 1997,  residente a Saronno, dove hanno svolto una perquisizione domiciliare d’iniziativa.

Nella cantina qausi due chili di droga

Durante le fasi della perquisizione, i militari hanno poi individuato una cantina risultata di pertinenza dell’abitazione e nella disponibilità del giovane, al cui interno, hanno rinvenuto occultati un chilo e 700 grammi  di marijuana, già suddivisa in 7 buste di plastica, nonché 3 bilancini di precisione, la somma contante di 190  euro  e diversi smartphones, traendolo pertanto in arresto.

Perquisizioni anche a Uboldo

Proprio durante l’ispezione di uno di questi dispositivi, i carabinieri hanno trovato una conversazione d’interesse investigativo effettuata dal ragazzo mediante il servizio di messaggeria istantanea crittografata “telegram” con un interlocutore ignoto, nella quale i due commentavano le difficoltà nello smercio della sostanza stupefacente causate dalla notevole riduzione di persone in circolazione a causa delle attuali limitazioni imposte dai provvedimenti ministeriali. Pertanto i carabinieri, una volta riusciti ad identificare l’interlocutore ignoto in un giovane classe 1996 residente ad Uboldo, incensurato ed impiegato in un’azienda farmaceutica, hanno deciso di recarsi anche all’abitazione di quest’ultimo per eseguire una seconda perquisizione.

In casa oltre 4 chili e mezzo di marijuana e 21mila euro

Una volta giunti all’abitazione, all’esterno della quale è stato sorpreso il ragazzo, hanno trovato i genitori ed il fratello del giovane ad impedire e rallentare fortemente l’accesso, chiudendo a chiave la porta d’ingresso e tutte le finestre. Trascorso qualche minuto, i Carabinieri sono riusciti finalmente ad avere accesso alla casa, sita su più piani e a dare corso alla perquisizione. Durante le operazioni di ricerca, è stato rinvenuto un considerevole quantitativo di materiale illecito, tra cui 4,6 chilogrammi di marijuana, 50 grammi di hashish, materiale vario per il confezionamento delle dosi tra cui 2 bilancini di precisone e una macchina per il sottovuoto, diversi smartphones e microtelefoni, un quaderno manoscritto riportante conteggi e cifre di denaro, nonché la somma contante di circa 21.000 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

I famigliari hanno tentato di ostacolare i carabinieri

Inoltre, durante le fasi della perquisizione i militari, attirati dalla particolare circostanza che i caloriferi fossero incandescenti e che all’interno dell’abitazione facesse molto caldo, è stata dedicata particolare attenzione a una caldaia -  situata in una stanza e collegata all’impianto di riscaldamento - che era accesa e al cui interno c’erano delle notevoli fiamme, tant’è che a seguito di verifica i militari hanno riscontrato che all’interno della stessa, verosimilmente durante le fasi in cui i familiari ne avevano ritardato l’accesso in casa, erano stati gettati due bustoni in cellophane, contenenti verosimilmente altri 2 chili circa di marijuana, che è stata parzialmente recuperata dai Carabinieri.

Padre, madre e fratelli denunciati

Tutto il  materiale illecito è stato pertanto sottoposto a sequestro ed i tre familiari del ragazzo, il padre pensionato 62enne, la madre 57enne insegnante e il fratello impiegato 27enne, tutti incensurati, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento, mentre il ragazzo è stato arrestato per detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

Al termine delle formalità, i due arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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