Solaro, l'amministrazione non appoggia la donazione di mascherine

Solaro, l'amministrazione non appoggia la donazione di mascherine
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In questi giorni a Solaro verranno distribuite 500 mascherine. È un'iniziativa portata avanti dal gruppo di opposizione Lega Centrodestra Solaro, che ha deciso di distribuire questo prodotto ai cittadini solaresi nelle giornate di domenica e lunedì. Precisando, peraltro, che non si tratta di presidi medici. Ma l'amministrazione comunale di Solaro ha voluto comunque prendere le distanze da questa iniziativa. Puntualizzando come questa possa essere vista come un segnale distensivo mentre l'invito è comunque quello di rimanere a casa.

 

Le parole dell'assessore Christian Caronno

Non possiamo appoggiarne la distribuzione di mascherina prospettata da un gruppo consiliare di minoranza per una serie di motivi:

Primo e principale: le fasce deboli della popolazione, mascherina o non mascherina, non devono lasciare la loro abitazione. Le indicazioni sono chiarissime: per le fasce cosiddette fragili è previsto un servizio comunale di assistenza, per gli altri è raccomandato di rivolgersi a famigliari o vicini di casa perché non devono assolutamente uscire di casa. Distribuire mascherine che non sono presidi sanitari prioritariamente ai cittadini over 65 è ulteriormente pericoloso, gli anziani potrebbero credere in una protezione che questo tipo di mascherina non può dare. In generale l’eventuale consegna di questi dispositivi può rivelarsi un pericoloso segnale di apertura: ricordiamo a tutti che non sono terminate le restrizioni e di conseguenza non è sufficiente indossare una mascherina per circolare liberamente. In questo periodo buona parte dell’attività di sensibilizzazione delle amministrazioni ad ogni livello, svolta nelle ultime settimane rischierebbe di essere compromessa.
Pensare che l’utilizzo di dispositivi non sanitari sia “meglio di niente” significa non comprendere che con quel tipo di mascherina il rischio di contrarre il COVID-19 è paragonabile al non indossarla. Il gruppo consigliare che intende effettuare la distribuzione di questo tipo di mascherine rischia di inficiare il lavoro quotidiano di sensibilizzazione che l’amministrazione sta facendo sul territorio, contattando personalmente decine di persone, creando legami con i medici di base, collaborando con le farmacie, rispondendo a numerose e-mail e affrontando questioni più disparate. Tutto per permettere ai cittadini di rimanere in sicurezza a casa. Vedere il nostro lavoro messo a rischio è veramente frustrante

 

Le parole del sindaco Nilde Moretti

Come Comune siamo stati e siamo tuttora impegnati nel reperimento dei dispositivi di protezione individuale omologati e sicuri per dotarne gli agenti di Polizia locale, i volontari della Protezione Civile, i dipendenti comunali ancora al lavoro per i servizi di necessità ed i volontari che con tanto coraggio e generosità sono impegnati nel servizio di consegna della spesa e dei farmaci a domicilio. Come Sindaco la priorità per la dotazione di DPI è giusto destinarla a loro. Inoltre, da primo cittadino sento la responsabilità civile di evitare di accedere più del dovuto alle scorte dei dispositivi sanitari omologati magari distogliendole dalla disponibilità di operatori sanitari o civili in lotta in prima linea per assistere i malati o le persone in difficoltà ed è per questo che come Comune non possiamo promuovere né un acquisto massivo né tanto meno l’acquisto di presidi non sanitari

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