Tensione alle stelle

Sindacati contro il Comune di Saronno: "Pronti allo sciopero generale"

E' stato proclamato lo stato di agitazione per il cambiamento dell'orario di apertura al pubblico e per il blocco delle mobilità.

Sindacati contro il Comune di Saronno: "Pronti allo sciopero generale"
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Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, in accordo con le rsu (le rappresentanze sindacali interne) hanno aperto l’ennesimo stato di agitazione per la grave carenza di personale municipale di Saronno e in particolare nell’Ufficio tecnico. Questo è stato il primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea generale, tenutasi mercoledì, alla presenza della maggioranza assoluta dei dipendenti comunali saronnesi.

Sindacati contro il Comune di Saronno

«Abbiamo aperto uno stato di agitazione con l'espletamento della prima fase oggi, venerdì 1 dicembre. Oltre per i problemi storici, contestiamo energicamente anche il nuovo orario di lavoro che secondo l'Amministrazione comunale dovrebbe entrare in vigore proprio oggi, ma che si scontra pesantemente con la grave carenza di personale, ad esempio del settore demografico, dichiarato in una delibera dalla Giunta stessa ai contingenti minimi», fanno sapere le sigle sindacali riunite, tra cui la Uil Fpl, rappresentata dal segretario generale Daniele Ballabio, che fa riferimento all’ampliamento anche al giovedì pomeriggio della fascia oraria di apertura al pubblico. E a tal proposito: «Tale scelta pregiudicherebbe il lavoro di backoffice (ossia più prettamente amministrativo e non a contatto con il pubblico), necessario al completamento in tempi ragionevoli delle pratiche ricevute dai cittadini». E ancora: «Nell’assemblea sono stati informate le lavoratrici e i lavoratori dell'andamento del confronto sul contratto decentrato che, per l'ennesimo anno, ci ritroviamo a correre per chiudere a dicembre un contratto che, per avere una logica, dovrebbe chiudersi al massimo nel primo semestre».

"Pronti allo sciopero generale"

Non sono finiti qui però i motivi della contestazione, anzi se ne prospetta uno ancora più grave che, se non gestito nella maniera più idonea, potrebbe dare anche adito a uno sciopero generale: «Forte è la contestazione nei confronti della delibera 226 del 16 novembre 2023 in cui si impedisce la mobilità a 70 figure categorie professionali (tra dichiarazione di infungibilità e dichiarazione di contingenti minimi). Stiamo in pratica parlando del 50% di tutto il personale in servizio. Addirittura si dichiarano infungibili (ossia di impossibile sostituzione) anche posti vacanti non ancora ricoperti che verranno coperti, forse, nei prossimi mesi». E ancora, rincarando la dose: «Hanno in sostanza approvato una delibera che serve a loro per motivare la forte carenza di personale e la incapacità a trovare soluzioni per reclutare personale. L'assemblea all'unanimità ha dato il mandato di procedere senza indugi a proseguire nello stato di agitazione aperto per gli uffici tecnici, di contestare il nuovo orario di lavoro e di aprire lo stato di agitazione con la richiesta del ritiro della delibera 226 del 16 novembre 2023». Non sembra che la tensione possa sciogliersi a breve: «Nel caso l’Amministrazione comunale non accolga la richiesta, si arriverà fino allo sciopero generale per fare valere i diritti delle lavoratici e lavoratori del Comune di Saronno. Qui non c’è la possibilità di trattare o mediare».

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