Si torna a giocare nel campo scoperchiato dalla tromba d'aria
Lavori finiti e omologazione ottenuta, il campo 2 del Tennis Club Tradate è tornato in funzione, pioggia permettendo
All’aperto e senza copertura, almeno per il momento, ma in funzione: dopo mesi dalla tromba d’aria dello scorso luglio che lo aveva scoperchiato, il campo 2 del Tennis Club Tradate al centro sportivo Uslenghi è tornato ad essere calcato dai giocatori.
La tromba d'aria sul centro sportivo
Le immagini di quel 12 luglio sono ancora vivide: pochi minuti in cui il vento qui aveva strappato completamente la tensostruttura del campo. Per poco, non faceva lo stesso su quella del campo 1.
"Lo strappo è arrivato a metà, poi il vento si è fermato. Siamo riusciti a tamponare i danni, per fortuna", racconta dalla società Ezio Giola. "Oltre a quello c’erano stati diversi danni, tra cui un albero che era caduto sulla club house danneggiando il tetto e bucando i pannelli fotovoltaici".
Al lavoro per riaprire
Da subito, ci si è rimboccati le maniche. Come col Covid, la parola d’ordine è stata "resilienza", e così pur con l’obiettivo di tornare a coprire il campo 2 (un intervento da almeno 35mila euro), si è fatto ciò che serviva per renderlo un campo all’aperto sia in termini di lavori, sia assicurativi e burocratici e per eliminare quanto prima l’immagine dei danni e della distruzione portata dal maltempo. Un percorso terminato circa a metà aprile.
Obiettivo: nuova copertura
"Poi ci si è messa la pioggia - spiega Giola - Insomma, non siamo stati molto fortunati. Ad oggi di fatto lavoriamo col freno a mano tirato, abbiamo dovuto rifiutare una ventina di iscrizioni alla scuola tennis perchè di tre campi uno può lavorare solo per qualche mese l’anno, e un altro quando non piove. Però il progetto c’è, siamo al lavoro e non siamo soli. Abbiamo collaborato molto bene in questi mesi, come sempre, con l’Amministrazione".
La storia delle racchette tradatesi
D’altronde, il Tennis Club è una realtà storica e con ottimi numeri: fondato nel 1989 e guidato per tanti anni dal «papà» Giordano Giola, oggi conta circa 120 soci (non pochi se si considera la concorrenza di tante altre società nel territorio) e, tra i tennisti che hanno giocato sui suoi campi, l’oggi ex tennista professionista Marco Crugnola (ai tempi, 165esimo nel ranking ATP e più recentemente Mattia Bellucci, castellanzese 142esimo nel ranking ATP che lo scorso mese è arrivato al tabellone principale del Rolland Garros.
"Guardiamo avanti - conclude Ezio - Vogliamo tornare il prima possibile a pieno regime, per noi è necessario per continuare a lavorare bene come in questi 40 anni e più. Speriamo solo che l’estate non riservi altre brutte sorprese".