La circolare

Si teme la variante Delta (indiana): in Lombardia si sequenzieranno tutti i tamponi positivi

All'ultimo aggiornamento la variante Delta era presente nell'1,7 dei campioni sequenziati

Si teme la variante Delta (indiana): in Lombardia si sequenzieranno tutti i tamponi positivi
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La variante Delta, indipendentemente dai dati epidemiologici più che rassicuranti, continua a fare paura e per contrastarne la diffusione la vicepresidente lombarda Letizia Moratti ha detto che saranno adottate strategie di medio breve periodo, affiancate ad azioni di lungo periodo.

L'obiettivo è capire quanto la variante Delta sia effettivamente presente sul territorio ed evitare il suo diffondersi che porterebbe a una risalita dei casi, soprattutto tra i non vaccinati, come quella che si vede da diverse settimane nel Regno Unito e in Portogallo, più recentemente.

Per questo l'ultima circolare diffusa alle Ats lombarde chiede di genotipizzare tutti i tamponi positivi senza più guardare alle fasce d'età o altre caratteristiche. Una decisa spinta che permetterà di colmare, almeno per la Lombardia, un "gap" sui sequenziamenti tutto italiano.

Il momento è propizio: con pochissimi casi giornalieri i numeri dei campioni da sequenziare non sarebbero proibitivi per i 15 laboratori in grado di farlo, di cui solo 3 (tra cui quello dell'Asst Sette Laghi di Varese) già autorizzati.

"Ad oggi sequenziamo il 25 per cento dei tamponi – ha specificato la vicepresidente Moratti -. A regime riusciremo a sequenziare tutti quelli positivi".

I dati regionali, all'ultimo aggiornamento, indicavano ormai come preponderante la variante inglese col 68% dei tamponi sequenziati. La variane Delta era invece all'1,7%.

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