Sequestrati all'aeroporto 150 chili di granchi vivi cinesi
Si tratta di una specie invasiva molto dannosa a causa della forte competizione per la predazione che esercita verso le specie autoctone degli ambienti di acqua dolce
Scoperti dalla Guardia di Finanza all'aeroporto di Malpensa l'importazione illegale di 150 chili di granchi vivi provenienti dalla Cina.
Sequestrati a Malpensa 150 chili di granchi vivi cinesi
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i finanzieri del Gruppo Malpensa - Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese, nell’ambito dei controlli doganali svolti presso l’aeroporto di Malpensa, si sono imbattuti in alcuni singolari sequestri di specie ittiche “aliene”, tra cui una specie di granchio cinese altamente invasiva.
Il sospetto che alcuni passeggeri in arrivo dalla Cina non trasportassero lo stretto indispensabile
per una vacanza in Italia è nato nel momento in cui gli stessi sono giunti ai controlli con una
quantità di bagagli decisamente fuori dalla portata del singolo.
Tutti stipati in borse frigo
Quando gli Organi accertatori hanno proceduto all’apertura dei bagagli si sono trovati davanti ad
una scena singolare: quintali di pesci stoccati in borse frigo all’interno di comuni bagagli, privi di
certificazione sanitaria, tra cui la scoperta di oltre 150 chilogrammi di granchi vivi, sopravvissuti
ad un viaggio di 10 ore.
Gli accertamenti di natura specialistica hanno in prima battuta escluso che si trattassero di specie
tutelate dalla convenzione C.I.T.E.S. a protezione della flora e fauna a rischio estinzione.
Diversamente, i granchi erano “Eriocheir Sinensis”, sottoposti a sequestro ai sensi del decreto
legislativo n. 230 del 15 dicembre 2017, in quanto specie esotiche invasive in grado, col loro
proliferare, di danneggiare, degradare o distruggere un ecosistema.
È un granchio originario del sud-est asiatico ed è caratterizzato da una densa e curiosa “peluria”
sulle chele. Si tratta di una specie invasiva molto dannosa a causa della forte competizione per la
predazione che esercita verso le specie autoctone degli ambienti di acqua dolce, ma anche marina
visto che gli adulti si spostano verso estuari e lagune delle aree marine per riprodursi.
Detta specie è considerata una prelibatezza nella gastronomia cinese ed è tradizionalmente
utilizzato nella cucina di Shanghai e cantonese.
Una specie vietata in Europa e America
Il granchio è stato introdotto accidentalmente in Europa per mezzo delle navi e, stante questa
nuova scoperta, è capace di viaggiare nella stiva degli aerei se intenzionalmente trasportato nei
bagagli dei passeggeri. Anche negli Stati Uniti d’America, dove la loro importazione è vietata, è
possibile comprarlo in alcuni “mercati illegali” dove il prezzo di vendita può arrivare anche a 10
euro ogni singolo granchio.
I granchi sono stati sottoposti a sequestro finalizzato alla confisca, ai sensi dell’art. 25 comma 6
del D.Lgs. 230/2017, e soppressi previa consultazione dell’autorità sanitaria che ha eseguito gli
accertamenti sulla specie animale. Per i passeggeri scatterà il pagamento di una sanzione che parte
da un minimo edittale di Euro 1.000 fino ad un massimo di Euro 50.000 comminata a cura
dell’Autorità competente.
Il particolare risultato dimostra il costante impegno e la sinergia tra ADM e Guardia di Finanza
in un’ottica di contrasto a traffici illeciti che possono danneggiare l’ambiente e l’ecosistema con
conseguenze per l’economia locale, nazionale ed unionale.