Sentenza ribaltata: assolti i due amici del giovane morto nella cartiera Mayer
I due erano stati condannati in primo grado a un anno e 4 mesi per omicidio colposo e produzione di materiale esplodente
Ribaltata la sentenza di primo grado emessa nel 2017 si due ragazzi che il 22 dicembre 2015 si trovavano nella ex cartiera Mayer insieme ad Alessandro Giani quando questo cadde per 6 metri.
Sentenza ribaltata: nessuna responsabilità nella caduta
Solo due anni fa erano stati condannati a un anno e 4 mesi per omicidio colposo. Erano lì, all'interno dell'ex cartiera Mayer in valle Olona quando il loro amic0, il 18enne di Cassano Magnago Alessandro Giani, cadde da un'altezza di sei metri. Lui si arrese alle ferite pochi giorni dopo, passati in ospedale tra la vita e la morte. Loro erano finiti a processo, con le accuse di omicidio colposo e fabbricazione di materiale esplodente.
Appello e assoluzione
Dopo la condanna le famiglie dei due ragazzi avevano subito annunciato il ricorso in Appello, il cui esito è arrivato ieri, venerdì 14 febbraio. Stralciata l'accusa (e la condanna) di omicidio colposo per insufficienza di prove, resta invece quella legata al materiale esplodente, delle bottiglie incendiarie con le quali i tre stavano giocando all'interno della ditta abbandonata. La vicenda processuale comunque non si è ancora chiusa: resta il processo a tre rappresentanti della Prealpi Servizi per omicidio colposo per la mancata messa in sicurezza dell'area.