Scoperta una casa di appuntamenti con tanto di maitresse
La proprietaria dell'immobile è accusata di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Trovati anche i quaderni della contabilità dell'impresa.
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Scoperta una casa di appuntamenti dalla Polizia di Stato di Gallarate, denunciata la proprietaria dell'immobile di 45 anni. E' accusata di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento all'immigrazione clandestina.
Una casa di appuntamenti con tanto di maitresse
In una villetta gestiva una vera e propria casa di appuntamenti con tanto di quaderni per tenere la contabilità della sua impresa. Nel pomeriggio del 5 luglio scorso, la Polizia di Stato di Gallarate ha scoperto una “casa di appuntamenti” con tanto di maitresse che gestiva, e chiaramente sfruttava, l’attività del meretricio esercitata all’interno delle camere di una villetta ubicata nel comune di Somma Lombardo da ben quattro prostitute, italiane e straniere con tanto di nome d’arte. Erano circa le 15 quando gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, insospettiti dall’andirivieni di uomini nella villetta e dopo un’attività investigativa realizzata anche attraverso servizi di osservazione ed appostamenti, hanno fatto irruzione nell’immobile riscontrando, sin dai primi controlli, l’inequivocabile e strutturata attività “imprenditoriale”.
Gli agenti hanno sorpreso un cliente
Appena entrati in casa, gli agenti, oltre a sorprendere un cliente che aveva appena finito di fruire della “prestazione a pagamento” offerta da una delle prostitute, hanno raccolto una serie di elementi probatori grazie ai quali è stato possibile accertare che quella villetta, disposta su due piani, composta da svariate stanze era adibita all’esclusivo uso dell’attività del meretricio; infatti, ogni stanza, con bagno riservato e corredata con materassi adagiati sul pavimento, era munita di asciugamani, confezioni di preservativi, salviettine umidificanti, un piccolo cestino dove poter buttare le salviettine utilizzate, un altro dove poter buttare i preservativi utilizzati e sex toys (frustini, falli in lattice, attrezzi per massaggi).
La proprietaria era anche la maitresse
Dalle prime informazioni reperite dalle “lavoratrici” e dai clienti è emerso come di fatto quella casa di appuntamenti fosse gestita dalla proprietaria dell’immobile la quale, pur non prostituendosi, sfruttava quelle donne pretendendo da loro il 30% per ogni prestazione sessuale; la maitresse, in cambio, oltre a concedere loro la disponibilità del luogo ove poter esercitare la prostituzione ed a mettere a disposizione tutto l’occorrente, si occupava di gestire i siti d’incontri (inserimento e pubblicità annunci, inserimento foto delle donne che si prostituivano), di gestire gli appuntamenti (rispondeva al telefono, concordava la prestazione, soldi e fissava gli appuntamenti) e di ricevere direttamente e preventivamente i soldi della prestazione, già decurtati del 30% in ragione del suo illecito tornaconto.
Trovati i quaderni con la contabilità
All’interno dell’abitazione, sul tavolo della cucina, sono stati poi rinvenuti diversi quaderni attraverso cui la maitresse gestiva, accuratamente, la contabilità della sua “impresa”; infatti, all’interno erano appuntati, per ogni singola ragazza, gli orari degli appuntamenti, i nomi e l’importo delle prestazioni eseguite; ogni quaderno era posto all’interno di una busta trasparente contenente i contanti derivanti dagli incassi delle prestazioni sessuali. Si evidenzia, fra l’altro, che da una preliminare e sommaria analisi dei “documenti contabili” ritrovati, gli investigatori hanno rilevato come all’interno di quella villa vi fosse una fiorente e duratura attività di prostituzione con conseguenziali proventi di importante entità.
Denunciata la 45enne
Al termine della minuziosa attività d’indagine, non essendoci dubbi sulla condotta penalmente rilevante della proprietaria dell’immobile, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gallarate ha deferito all’A.G. quest’ultima, una quarantacinquenne italiana incensurata per sfruttamento della prostituzione. Inoltre, essendo state identificate, fra le altre, due prostitute risultate irregolari sul territorio nazionale la maitresse è stata anche denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Alla luce delle evidenze riscontrate ed al fine di evitare la reiterazione dei reati, d’intesa con il Pubblico Ministero, l’intero immobile, di proprietà dell’indagata, è stato sottoposto a sequestro preventivo. Le due cittadine brasiliane, risultate irregolari sul territorio dello Stato, sono state espulse.