Sciopero Amazon, presidio e manifestazione fuori dalla sede di Origgio
Agitazione fuori dal magazzino di Origgio e in tutte le sedi italiane della multinazionale
Come annunciato, sciopero nazionale dei dipendenti Amazon oggi, lunedì 22 marzo, anche nel magazzino di Origgio.
Sciopero Amazon, presidio ad Origgio
Sono a decine, riuniti dietro lo striscione "No Amazoncrazia" i lavoratori Amazon del magazzino e i driver in sciopero oggi ad Origgio. Motivo, l'accordo che non si riesce a trovare fra l'azienda multinazionale e i sindacati. Tra questi anche i SOL Cobas, che chiedono la cancellazione degli accordi sindacali sul "lavoro discontinuo" col ripristino delle 39 ore settimanali e il riconoscimento dell'indennità giornaliera di minimo 10 euro prevista dal Contratto Nazionale, il pagamento delle ore in eccesso come straordinario, un piano di stabilizzazione per i lavoratori interinali assunti part-time, la cancellazione di tutte le procedure disciplinari a carico dei corrieri che non sono riusciti a tenere il passo con gli obiettivi di produttività chiesti dall'azienda e un accordo generale per una riduzione delle franchigie e delle penali sui danni dei mezzi.
Ma i Sol Cobas non si rivolgono solo all'azienda: la richiesta per le altre sigle sindacali è di costituire un "comitato operaio unico" con delegati eletti fra i lavoratori che sieda ai tavoli con l'azienda.
"Mentre il colosso di Seattle incrementa a dismisura spazi di mercato e profitti già da capogiro - si legge nel volantino - i lavoratori di tutta la filiera vedono crescere soltanto la loro precarietà, i carichi di lavoro e le ore non pagate, i controlli e le ritorsioni disciplinari, mentre i salari restano bloccati e al di sotto dei livelli sindacali di settore".