Risse e porte spaccate: il Questore chiude due locali
Trattandosi del terzo provvedimento in tre anni, il Questore ha stabilito la sospensione dell’attività dell’“Antico Bar degli Angeli” per 30 giorni
Il Questore di Varese, su proposta della Polizia di Stato di Busto Arsizio, ha disposto la chiusura di due locali pubblici che negli ultimi giorni sono stati teatro di allarmanti episodi di violenza.
Rissa e scontri: chiuso un bar per 30 giorni
Intorno a mezzanotte del 12 novembre un’autoambulanza e la Volante del Commissariato di P.S. sono intervenute presso l’“Antico Bar degli Angeli” di piazza Vittorio Emanuele II, dove era segnalato un uomo con una ferita alla testa. Questo, evidentemente ubriaco, nell’immediatezza ha riferito agli agenti di essersi procurato da solo la ferita, perdendo l’equilibrio e cadendo all’interno del locale. In realtà, come hanno svelato gli accertamenti della Polizia di Stato, la ferita gli era stata procurata da un altro uomo – poi identificato e denunciato dai poliziotti - che, dopo una discussione per motivi futili, lo aveva colpito alla testa con un contenitore per i rifiuti, causandogli una ferita suturata in ospedale e giudicata guaribile in 7 giorni. Trattandosi del terzo provvedimento in tre anni, il Questore ha stabilito la sospensione dell’attività dell’“Antico Bar degli Angeli” per 30 giorni.
Devastano un locale per un video: chiuso per 15 giorni
Il 18 novembre, poco prima delle due di notte, la Volante del Commissariato di P.S. è intervenuta presso il bar “H’arem” di via Quintino Sella dove si segnalava che alcuni avventori stavano danneggiando il locale. I poliziotti, entrati nel locale tra cocci di bottiglia sparsi sul pavimento, hanno visto tre uomini che stavano letteralmente distruggendo la porta dei bagni, avendo già abbattuto quella dell’antibagno. Rassicurato dall’arrivo delle pattuglie, dal bagno è uscito un uomo con un taglio a un dito ed ecchimosi sul volto, poi giudicate guaribili in 12 giorni. Si è poi scoperto che i tre energumeni, bloccati, identificati e denunciati per lesioni e danneggiamento, erano entrati in azione non gradendo di essere ripresi col telefonino dalla vittima, che stava girando un video promozionale dell’evento in corso nel locale. Per l’“H’arem” è stata disposta la chiusura per 15 giorni.