Riparte l'attività chirurgica: obbiettivo 3600 interventi entro fine anno
Passata la fase critica, gli ospedali varesini si preparano a tornare al "normale" lavoro interrotto dall'emergenza

L'Asst Sette Laghi riparte con decisione dopo la sospensione dell'attività chirurgica programmata scattata a fine febbraio per far fronte all'emergenza Covid-19.
Si torna in sala operatoria
Già in questi giorni sta riprendendo l'attività chirurgica rimasta in sospeso nelle ultime settimane a causa dell'emergenza Covid-19, nel pieno rispetto delle norme per garantire la massima sicurezza a pazienti ed operatori. L'obiettivo è arrivare a fine anno con un'attività chirurgica pari ad almeno il 70% di quella erogata in condizioni normali, nonostante i tre mesi di sospensione.
Piede sull'acceleratore
Per raggiungerlo, ci saranno fasi in cui l'attività chirurgica raggiungerà punte pari all'80% e oltre di quella a regime. Massima priorità alla chirurgia oncologica di ogni specialità e a quella finalizzata al trattamento di patologie tempo-dipendenti: per questi ambiti, l'attività garantita sarà del 100%. Per la precisione, si tratta degli interventi eseguiti dalla Breast Unit e di tutti gli interventi oncologici o legati a patologie tempo-dipendenti eseguiti dalla Chirurgia generale ad indirizzo toracico, dalla Chirurgia generale ad indirizzo endocrino-metabolico, dalla Chirurgia generale ad indirizzo oncologico, dalla Neurochirurgia, dall'Otorinolaringoiatria e dall'Urologia.
Si punta a 3600 interventi
In numeri, l'obbiettivo dell'Asst Sette Laghi è di arrivare a 3600 interventi da giugno alla fine dell'anno: solo gli ambiti sopra elencati comportano l'esecuzione, tra giugno e dicembre, di oltre 1300 interventi. A questi si aggiungeranno altri 2.300 interventi di tutte le altre discipline chirurgiche.