Influenza

Rimborso vaccino privato, l'ok dalla giunta: come funziona

Decisa anche la possibilità per le Ats di stipulare convenzioni con le strutture private per sopperire alle carenze

Rimborso vaccino privato, l'ok dalla giunta: come funziona
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La Giunta regionale, "considerata una richiesta in costante aumento", su proposta dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha approvato un provvedimento che stabilisce un rimborso pari 32 euro per i cittadini che rientrano nelle fasce target della popolazione (over 65, soggetti con particolari elementi di fragilità stabiliti dal Ministero della Salute e altri) che hanno dovuto ricorrere alla somministrazione a pagamento del vaccino antinfluenzale dopo l’avvio della campagna realizzata da Regione Lombardia.

Rimborso vaccino privato in Lombardia

Per accedere al rimborso, i cittadini dovranno presentare all’ATS di riferimento la ricevuta del pagamento effettuato e un’autocertificazione attestante l’appartenenza alla popolazione ‘target’.

Attuata quindi la richiesta che nelle scorse settimane era stata avanzata dal Consiglio Regionale che, all'unanimità, aveva accolto la mozione presentata dal Pd nata con l'obiettivo di "rimediare" al caos vaccini di questi mesi che avevano costretto molti a rivolgersi al privato e a pagare per una prestazione cui avrebbero avuto diritto gratuitamente.

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Via alle convenzioni Ats/privati

Con la stessa delibera, al fine di raggiungere la più alta percentuale di vaccinazione contro l’influenza per i cittadini rientranti nelle fasce previste, la Giunta regionale ha inoltre autorizzato le ATS della Lombardia a stipulare accordi con strutture private accreditate per l’erogazione della prestazione prevedendo un rimborso pari a 32 euro (26 euro per il vaccino e 6 euro per la somministrazione).

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