Rifiuti a Tradate, siringhe mai più nel sacco grigio
Per gli ospedali sono un rifiuto speciale da smaltire in maniera particolare, per i cittadini invece no
Ogni anno a Tradate finiscono nell’indifferenziato tra le 12 e le 15mila siringhe, ora arriva un raccoglitore dedicato alla farmacia Sant’Anna.
Rifiuti a Tradate, siringhe a parte
Siringhe, aghi, “penne” per insulina mai più nel sacco grigio. Installati alla farmacia Sant’Anna alle Ceppine i raccoglitori per la raccolta di questi rifiuti, classificati come “speciali” ma senza prescrizioni di legge sul loro corretto smaltimento. Mentre quelle usate negli ospedali devono obbligatoriamente venire conferite in strutture dedicate, le siringhe e gli aghi “di uso domestico” ad oggi finivano normalmente nell’indifferenziato, “restando, seppur per poco tempo – ha spiegato l’assessore all’Ecologia Vito Pipolo – sul suolo in balia degli agenti atmosferici, col rischio sia di disperdere eventuali farmaci contenuti sia per gli operatori di venirne a contatto”.
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Alle siringhe “di strada” ci pensano gli alpini
Altro capitolo le siringhe abbandonate ai margini delle strade, spesso dai tossicodipendenti. Della loro raccolta se ne occupano da anni gli alpini di Abbiate Guazzone, capitanati dal capogruppo Luca Montonati. “Ne raccogliamo 100, 150 al mese – racconta Mauro Micheluzzi – In tutta la città. Anzi, rispetto al passato, sempre più vicino al centro e alle zone residenziali. Non arriviamo ai numeri di 30 anni fa, quando gli alpini iniziarono ad occuparsene con Mazzoni nel pieno degli anni dell’eroina ma il dato resta preoccupante, specialmente se consideriamo che rispetto a quegli anni la siringa rappresenta solo una percentuale del metodo di consumo di eroina, in particolare tra i più giovani che preferiscono fumarla”.
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