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Tradate
Ribellione alla Melzi. I profughi: "I positivi trasferiteli altrove"
Al centro d'accoglienza di Tradate è in corso la protesta . Sul posto Carabinieri e Polizia locale.
I richiedenti asilo nei giorni scorsi si erano barricati alla Melzi e non facevano più entrare nessuno, pare nemmeno quelli della Croce rossa che gestiscono il centro. Oggi sono scesi in cortile e hanno ingaggiato una protesta: vogliono tornare ad uscire liberamente, ma ci sono ancora alcuni ospiti positivi al Covid e il rischio è, quindi, di un prolungamento della quarantena.
Ribellione dei profughi alla Melzi
E' in corso in questo momento una protesta da parte dei 38 richiedenti asilo ospiti del centro d'accoglienza della Melzi. Vogliono tornare liberi di uscire dopo settimane di quarantena. Il timore nasce dall'esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti settimana scorsa, alcuni infatti risulterebbero ancora positivi al Covid. Da qui la richiesta: "Spostate chi è ancora potenzialmente contagioso in un'altra struttura".
Dispiegamento di Carabinieri e Polizia locale
Carabinieri e Polizia locale intervengono subito con diversi uomini e mezzi nel tentativo di sedare gli animi e la ribellione.
Nei giorni scorsi si erano barricati alla Melzi
Martedì i profughi in attesa dell'agognato esito del tampone a cui sono stati sottoposti dopo che 24 su 38 erano risultati positivi e asintomatici, si erano già ribellati ingaggiando una protesta pacifica chiudendo i cancelli della Melzi che li ospita. Sulla cancellata avevano poi affisso un cartello con la scritta "Weneed Freedom, la verità è libertà". Chiaro riferimento alla loro voglia di tornare alla normalità dopo settimane di isolamento. Il sindaco infatti, scoperti i casi di positività all'interno del centro, aveva emesso un'ordinanza di quarantena per tutti gli ospiti.
Emergenza Covid alla Melzi, 24 positivi tra i richiedenti asilo
