Saronno

Respinto il ricorso, i bagolari di via Roma si possono tagliare. La palla passa ad Airoldi

Assegnazione dei lavori e progetto dell'Amministrazione Fagioli erano legittimi. Ora però, col cambio di Amministrazione, il destino del viale alberato potrebbe essere diverso

Respinto il ricorso, i bagolari di via Roma si possono tagliare. La palla passa ad Airoldi
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Il Tar ha respinto il ricorso presentato contro il progetto di riqualificazione di via Roma che prevedeva il taglio dei bagolari per lasciar spazio al progetto di riqualificazione della strada con la creazione di una pista ciclabile a doppia corsia.

Respinto il ricorso, "buona" la seconda

Ora su via Roma si riapre la partita, anche se con "nuovi giocatori" in campo. Il Tar nell'udienza del 23 settembre ha infatti deciso di respingere il secondo ricorso presentato dal Comitato Salva Via Roma contro il progetto (revisionato) dell'Amministrazione di Alessandro Fagioli che prevedeva il taglio dei 60 bagolari di via Roma. Una vicenda che ha scaldato il dibattito in città per quasi 2 anni, iniziata nel 2018 con l'approvazione del primo progetto di riqualificazione.

A quel primo progetto, che ricevette anche 60mila euro di finanziamento regionale, il Comitato presentò il primo ricorso. Il Comune replicò con un secondo progetto in variante con l'ampliamento a due corsie di marcia della pista ciclabile, con la completa "asportazione degli apparati radicali". E arrivò così il secondo ricorso.

Le parole della sentenza

Il Tar ha preso in esame tutte le relazioni sullo stato degli alberi di via Roma, da quella dell'agronomo (in cui si rileva che dei 61 alberi presenti, uno doveva essere abbattuto e per 29 si sarebbe dovuto valutare "in sede operativa" e che la crescita degli alberi avrebbe comunque messo a repentaglio la durabilità degli interventi), quella della Polizia locale che evidenziava i danni e i pericoli causati sulla sede stradale e pedonale e quella del Responsabile dell'Ufficio Tecnico, che evidenziava l'incompatibilità di 2 alberi con il progetto  e la problematicità di altri 20.

"Come correttamente osservato dalla difesa comunale - si legge nelle carte -  rientra nell'ambito della discrezionalità amministrativa la facoltà di individuare (...) quello prescelto come migliore".

Scelta legittima quindi. E anche per il ricorso sull'assegnazione dei lavori, secondo il Comitato lesivo del principio di concorrenza perchè fatto senza gara, i giudici hanno deciso per la respinta dato che la modifica per le piste ciclopedonali si era resa "opportuna" dopo la prima assegnazione dei lavori e dopo il finanziamento regionale per le piste ciclopedonali.

Deciderà Airoldi

Il Tar però non vincola, ovviamente, le scelte della nuova Amministrazione guidata da Augusto Airoldi, che in campagna elettorale aveva nettamente preso posizione contro i tagli. Resta quindi la facoltà di rivedere nuovamente il progetto, seppur con una ridotta possibilità di "movimento" visti gli impegni già assunti, a questo punto legittimamente, dall'Amministrazione precedente.

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