Hanno rubato metalli in ben 19 episodi nello stabilimento dell’ex «La Murrina» di via Isonzo a Turate tra i mesi di ottobre e di novembre dello scorso anno e poi avevano rivenduto la refurtiva, ma grazie alle indagini approfondite dei Carabinieri della stazione di Turate i componenti della banda, di origine romena, erano stati identificati.
Razzia di metalli all’ex “La Murrina”: arrestato a Parigi il capo della banda
A luglio erano però riusciti a fuggire dagli arresti domiciliari facendo perdere le loro tracce, prima dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare. Ora però c’è un’importante svolta nelle indagini: il capo della banda Emilian Barbu, 26enne residente a Rescaldina, è stato scovato a Parigi ed è stato arrestato a seguito dell’esecuzione di un mandato di arresto europeo.
Tornando ai fatti contestati, risalenti all’autunno del 2024, i ladri erano soliti rubare, quasi ogni giorno, cavi elettrici, tubolari in rame, pezzi di ricambio e barre di ottone, all’interno del capannone e del magazzino di via Isonzo, per un valore di migliaia di euro. Per trasportare il materiale usavano i carrelli della stessa azienda, raggiungendo la recinzione dove, attraverso un buco, trasportavano tutto su un mezzo che li attendeva, mentre un complice faceva da palo.
Gli arrestati della banda
Lo scorso 21 novembre, grazie ai Carabinieri della stazione di Turate che stavano perlustrando l’area industriale, erano stati arrestati in flagranza di reato per furto aggravato e poi condannati per direttissima i quattro componenti, di origine romena, della banda: si trattava di Emilian Barbu, il capo della banda di cui abbiamo già parlato e che ora è stato catturato in Francia, di Ionela Manolache, 22enne di Legnano, di Vialis Petriu, 22enne residente in Romania, e Iliuta Madalin Barbu. Erano stati condannati a due anni e due mesi di reclusione e a una multa di 600 euro Emilian Barbu e Valis Petriu, mentre a due anni e a 480 euro di multa, con pena sospesa, Manolache e Iliuta Madalin Barbu.
Le indagini, partite dalla denuncia del custode giudiziario ed ex amministratore della società a seguito dei furti, sono proseguite dopo l’arresto e hanno permesso di identificare Gabriele Teseo, 34enne di Rescaldina, Andrea Passafaro, 30enne di Rescaldina, e Alfredo Scalabrino, 45enne di Rescaldina, quest’ultimo accusato di ricettazione per aver acquistato 3200 chili di rame e 3000 di ottone, pagando circa 30mila euro. Scalabrino era finito in carcere, Passafaro ai domiciliari, Teseo è a piede libero, mentre gli altri membri della banda, colti in fragranza e ai domiciliari, eraano evasi e con gli altri avevano fatto perdere le proprie tracce. Il tutto fino a pochi giorni fa quando Barbu è stato identificato a Parigi ed è stato arrestato con un mandato europeo.