Saronno

Rapina in gioielleria a Saronno, individuati e arrestati i due autori

Entrambi erano già in carcere quando gli sono state notificate le ordinanze di custodia cautelare: uno come detenuto, l'altro in vista a un congiunto

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Sono stati individuati e rintracciati i due soggetti che lo scorso 19 giugno avevano messo a segno una rapina in gioielleria nel centro di Saronno.

Rapina in gioielleria, trovati e arrestati

Il colpo aveva lasciato sotto shock la città, certo non abituata a scene simili. Era successo il 19 giugno: poco prima delle 17, due uomini con volto coperto da sciarpe e casco erano entrati nella gioielleria San Cristoforo, in centro. Davanti al banco, avevano estratto una pistola (poi rivelatasi a salve), immobilizzato dipendenti e clienti legandoli con delle fascette da elettricista e svuotato il negozio di preziosi e contanti. Pochi minuti e la fuga, con un malloppo di circa 6mila euro. O meglio, il tentativo di fuga verso un motociclo parcheggiato a poche decine di metri di distanza: il proprietario del negozio non si era arreso e aveva iniziato a inseguire i ladri lungo via San  Cristoforo, e a lui si erano presto affiancati alcuni passanti che avevano capito cos'era appena successo e una pattuglia dei carabinieri. Erano comunque riusciti a far perdere le proprie tracce, lasciando però per strada gran parte della refurtiva. Ma naturalmente la vicenda non si è chiusa in quel momento.

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I militari della Compagnia cittadina si erano messi subito al lavoro nel tentativo di risalire all'identità dei due rapinatori. Un lavoro conclusosi nei giorni scorsi: i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno, passando al vaglio le immagini dei sistemi di videosorveglianza, sono riusciti a ricostruire il percorso della fuga e attraverso altri strumenti d'indagine (tra cui 'analisi delle celle telefoniche) anche a dare un volto ai due fuorilegge, e poi un nome.

Le indagini

Le indagini hanno impegnato i Carabinieri nell’acquisizione delle dichiarazioni dei testimoni e delle vittime, l’analisi delle immagini dell’impianto a circuito chiuso all’interno della gioielleria, la visione di decine di ore di immagini acquisite dagli impianti di videosorveglianza delle vie adiacenti e localizzazioni satellitari.

AHMED AMIN Adil Abdulhakim
Foto 1 di 2
modesto brian
Foto 2 di 2

Dopo alcuni giorni era già stato possibile documentare il percorso che i due malviventi avevano seguito durante la loro fuga, verificando che gli stessi a poche centinaia di metri dal luogo della rapina si erano introdotti in un cortile privato dove si cambiavano i vestiti, rimanendo con indosso abbigliamento più leggero che indossavano sotto gli indumenti utilizzati per la rapina. Felpe, guanti e caschi erano infatti stati trovati ancora sul posto, e immediatamente sequestrati.

Dalla successiva visione delle immagini di video sorveglianza e telecamere private disseminate lungo un ipotetico percorso di allontanamento, venivano ripresi i due giovani a volto scoperto, le immagini acquisite attraverso sistemi di comparazione con foto segnaletiche di soggetti pregiudicati fornivano un primo riscontro circa la possibile identità dei due esecutori della rapina. I successivi servizi di osservazione e pedinamento posti in essere dai Carabinieri di Saronno hanno consentito di confermare l’identità dei due soggetti, consentendo l’adozione della misura cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Trovati in carcere

Nei giorni scorsi entrambi sono stati quindi raggiunti dalle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Busto Arsizio. Si tratta di due giovani residenti a Milano. Si tratta di Ahmed Amil Adil Abduhlhakim, classe '93, e Modesto Brian, classe '02. Uno era già all'interno del carcere di Bollate, arrestato per altri reati. Il secondo era anche lui nello stesso carcere ma in visita del fratello detenuto, quando è stato fermato e arrestato. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare
l’eventuale ruolo di complici nella città di Saronno che possano aver dato supporto logistico o indicazioni utili ai due arrestati.

 

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