Ambiente e proteste

Raccolta firme per bloccare i fondi Ue alla Perstorp

Fondi Ue per un progetto di industria chimica "green": "Sono illegittimi, i loro impianti non sono in regola"

Raccolta firme per bloccare i fondi Ue alla Perstorp
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Obiettivo: raccogliere firme a sostegno della denuncia presentata alla Corte Europea e bloccare i 100 milioni di euro di fondi Ue destinati alla Perstorp, l'azienda da anni nel "mirino" dei comitati ambientalisti.

Una raccolta firme contro la Perstorp

L'iniziativa è stata lanciata sabato 11 marzo nel corso di un'assemblea pubblica organizzata in Municipio a Olgiate Olona dall'Assemblea Popolare No Elcon, la realtà più attiva sul territorio sul tema.

Una battaglia, quella dei No Elcon, iniziata nel 2012 con l'opposizione alla richiesta di poter realizzare un inceneritore per rifiuti chimici e farmaceutici che, a detta del comitato, avrebbe inquinato la falda acquifera e causato danni ambientali su tutto il territorio. Lotta vinta e continuata fino ad oggi per chiedere lo stop alle deroghe sugli scarichi in atmosfera e nell'Olona, a causa anche del fenomeno delle puzze che da tempo viene denunciato e segnalato dalle popolazioni.

Puzze per le quali si continuano a lanciare e muovere appelli alle istituzioni di ogni livello. Sabato è però stata presentata una nuova iniziativa: la denuncia alla Corte Europea per bloccare i fondi Ue destinati a un progetto in Svezia di industria chimica “green”. Fondi, hanno spiegato gli attivisti, in violazione di "leggi e regole ambientali europee che obbligano le aziende che ricevono fondi europei ad avere tutti i loro siti produttivi in regola con le normative ambientali vigenti sia nel Paese richiedente che nel resto d’Europa".

Dalla loro i proponenti hanno sciorinato un lungo elenco di analisi, diffide e sentenze relative agli sversamenti dell'azienda, documenti di Arpa e della Provincia oltre agli appelli e alle richieste dei Comuni della Valle Olona sulla spinta della preoccupazione delle popolazioni.

"Perstorp - attaccano i No Elcon - da oltre 12 anni rilascia nell’ aria e nell’acqua residui di produzione contenenti COD, BOD, solfati ed aldeidi in quantità maggiori rispetto a quanto autorizzato dalle normative e leggi Ambientale Europee e Italiane. Questi fondi devono essere bloccati perchè violano le leggi ambientali".

 

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