Preso latitante: si chiude il cerchio attorno alla banda di estorsori albanesi
Arrestato a Tirana l'uomo che a ottobre era sfuggito alla cattura al termine di un'operazione della Polizia di Stato.
Preso latitante albanese accusato di far parte di una banda di estorsori che agiva tra Basso Varesotto, Alto Milanese e Comasco.
Preso latitante albanese, era il 13° uomo
Squadra mobile di Varese e Commissariato di Busto Arsizio hanno chiuso il cerchio intorno a una banda di estorsori albanesi che imperversava tra Alto Milanese, Basso Varesotto e Comasco. Lunedì 9 luglio infatti l’ultimo componente del gruppo è stato estradato in Italia. L’uomo, E.B., 34 anni, è stato arrestato a Tirana dalla Polizia albanese. Era l’unico indagato rimasto in libertà dopo l’operazione che il 26 ottobre scorso aveva consentito alla Polizia di Stato di sottoporre a misure cautelari 13 appartenenti a un’associazione per delinquere dedita all’estorsione e all’usura con il ricorso a intimidazioni, aggressioni fisiche e incendi con bottiglie “molotov”, ma anche a furti in aziende e depositi, alla ricettazione, ai falsi documentali e allo spaccio di cocaina.
Ruolo chiave nei furti e negli attentati incendiari
Dei 13 indagati otto, tra i quali i capi noti come “zio Gianni” e “il Moro”, erano stati portati in carcere dagli uomini del Commissariato di Busto Arsizio e della Squadra mobile di Varese, che avevano condotto le indagini con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, e altri cinque sottoposti agli arresti domiciliari. L’unico a non essere rintracciato, perché tornato nel Paese d’origine prima dell’emissione dell’ordinanza, era stato appunto l’albanese E.B., già domiciliato a Gallarate, cognato del “Moro” e suo fedele collaboratore tanto nei furti nelle aziende quanto negli atti intimidatori e negli attentati incendiari finalizzati ad “ammorbidire” le vittime delle estorsioni e dell’usura.
Ricerche in ambito internazionale
L’Autorità giudiziaria aveva tuttavia diramato le ricerche del latitante in ambito internazionale e infatti E.B. è stato rintracciato e arrestato a Tirana dalla Polizia albanese e, il 9 luglio, estradato in Italia dall’Interpol e condotto in carcere.