Presidio fuori da Leonardo a Venegono: "Il Governo tolga le armi nucleari da Aviano e Ghedi"
Il Comune si è unito alla voce dei pacifisti facendo suonare le campane della città a festa
Una ventina di persone in rappresentanza delle oltre 50 associazioni del territorio si sono radunate questa mattina, venerdì 22 gennaio, fuori da uno dei cancelli dello stabilimento di Leonardo a Venegono in occasione dell'entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari che l'Italia si ostina a non ratificare.
Presidio fuori da Leonardo contro le armi nucleari
Bandiere della pace, mascherine e una richiesta: "Basta armi nucleari". Si è tenuto nonostante la pioggia il presidio annunciato nei giorni scorsi e organizzato dall'associazione Abbasso la Guerra. Un presidio dal duplice significato: il primo, celebrare l'entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari sottoscritto da 122 Paesi nel mondo; il secondo, chiedere all'Italia e al suo Governo di ratificarlo smarcandosi così dal diktat della NATO e imponendo di conseguenza la dismissione delle decine di testate nucleari oggi presenti sul suolo nazionale nelle basi di Aviano e Ghedi, in provincia di Pordenone e Brescia.
Una manifestazione a cui hanno aderito oltre 50 associazioni della provincia di Varese e diverse amministrazioni tra cui quella di Saronno che alle 12 ha fatto risuonare a festa le campane della città, scelta presa anche da quella "di casa" di Venegono Inferiore.
Le parole del presidente di Abbasso la Guerra Elio Pagani:
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