Saronno

Pacchi alimentari, la Lega promuove la Giunta Fagioli

Il segretario Sala: "In comuni vicini e lontani il mercato nero dei buoni spesa è già emerso, quindi apprezziamo maggiormente la decisione del sindaco".

Pacchi alimentari, la Lega promuove la Giunta Fagioli
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La Lega promuove a pieni voti i pacchi alimentari scelti dal Sindaco Fagioli e dall'assessore ai Servizi sociali, come risposta alle richieste di aiuto dei cittadini saronnesi in questo momento di difficoltà causato dagli effetti dell'emergenza sanitaria.

Pacchi alimentari, scelta di buon senso

"Una scelta di buon senso, resa possibile dalla disponibilità delle associazioni di volontariato saronnesi, volta ad aiutare in modo pragmatico le persone in reale difficoltà - commenta il segretario cittadino Claudio Sala -   Invece la modalità dei buoni spesa è stata scartata per evitare un percorso gestionale più complesso, e di conseguenza più lungo, al cui interno si nasconde il potenziale rischio di un cattivo utilizzo non in linea con le finalità previste dallo Stato. In comuni vicini e lontani il mercato nero dei buoni spesa è già emerso, quindi apprezziamo maggiormente la decisione del Sindaco di optare per i pacchi alimentari".

Il segretario cittadino sottolinea come la scelta di spendere solo un terzo della somma disponibile sia un altro punto a favore dell'Amministrazione. "Consegnati i primi 500 pacchi per un controvalore di 60.000 euro, si è potuto valutare il provvedimento sotto l'aspetto quantitativo, qualitativo ed operativo - prosegue - La successiva composizione del pacco alimentare potrà migliorare grazie all'esperienza maturata. L'importo complessivo di 209.000 euro fin qui erogato dallo Stato (ad oggi non si sa se il finanziamento sarà ripetuto né con quali importi) sarà dunque gestito con parsimonia ed utilizzato per aiutare le persone realmente bisognose di un intervento concreto. Il futuro è incerto, lo scenario che si paventa è allarmante, ed i numeri spaventano. Non possiamo spendere tutto quanto ricevuto per tamponare questa prima fase emergenziale, ci saranno sicuramente persone che avranno bisogno di aiuti tra una settimana o un mese, e lo Stato non ha ancora garantito risorse future extra destinate ai comuni, basti pensare che ci sono ancora Partite Iva in attesa di ricevere i famosi primi 600 euro".

Opposizioni scatenate in Consiglio comunale

"Le opposizioni si sono scatenate in Consiglio comunale lamentandosi per ogni aspetto della vicenda e citando social network e fake news; criticando tutto e proponendo poco. Propongono di collaborare attraverso l'associazionismo che fa riferimento politico alla sinistra, ma poi si scopre che le medesime associazioni, interpellate dall'amministrazione, hanno rinunciato alla collaborazione - prosegue -  Loro, le opposizioni, avrebbero scelto il buono spesa: ci ricorda tanto la scena del questuante che dice di avere fame e chiede una monetina, ma ricevendo un panino lo rifiuta e pretende di ricevere solo soldi. Chi ha reale bisogno di un aiuto per la sussistenza non guarda alla forma, ma alla sostanza e l'arrivo di un pacco di alimenti a domicilio è, anche in ottica di contenimento della diffusione del virus, la migliore risposta possibile. E non dimentichiamo la difficile situazione operativa che vede pochi in prima linea, con il Sindaco sempre presente, ad assumere scelte emergenziali vincolate dalle normative superiori. Il Governo che non consegna le mascherine, non finanzia adeguatamente il mondo del lavoro, non aiuta concretamente le comunità locali minacciando addirittura i commissariamenti".

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