Arrestato

Omicidio di Mozzate, arrestato il colpevole: chiarita la dinamica

L'omicida, che dopo il fendente mortale si era allontanato gettando il coltello nel giardino di una casa disabitata, è stato individuato e ha confessato

Omicidio di Mozzate, arrestato il colpevole: chiarita la dinamica
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Nessun movente passionale, com'era stato inzialmente ipotizzato, nell'omicidio di Lorenzo Borsani avvenuto ieri pomeriggio, giovedì 6 agosto, a Mozzate, in via Turati.

Omicidio di Mozzate, arrestato il colpevole

I militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cantù e della Stazione di Mozzate, nel corso della serata di ieri, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato Flavio Briancesco, cittadino italiano, classe 1970, residente a Mozzate, responsabile del reato di omicidio.

I fatti di via Turati

In una serata all’apparenza come tante altre, Briancesco si era recato a casa di una conoscente col fine di eseguire una riparazione idraulica. Finito il lavoro, constatava che ignoti avevano tagliato i pneumatici della sua auto, parcheggiata fuori dalla casa. Poco più tardi, arrivava sul posto Lorenzo Borsani, marito della donna dalla quale si stava separando. Tra i due, forse per gelosia dell'ormai quasi ex marito, iniziava una forte lite.

A quel punto sarebbe stato Briancesco ad estrarre il coltello (e non Borsani come inizialmente ipotizzato) rivolgendolo contro la vittima. Un colpo è andato a segno, ferendo profondamente Borsani al torace tanto da risultare mortale.

L'arma gettata in un giardino

Inferto il colpo mortale, Briancesco si era allontanato a piedi, gettando il coltello insanguinato nel giardino di una casa abbandonata lungo il tragitto.

Subito la confessione

I militari operanti, immediatamente intervenuti poiché prontamente allertati dalla Centrale Operativa di Cantù a seguito di segnalazione pervenuta sul numero 112 NUE da parte di testimoni, hanno subito individuato l’omicida e rintracciato presso l’abitazione della compagna. Briancesco non opponeva resistenza, dimostrandosi collaborativo: ammetteva tutte le sue responsabilità e indicava il luogo dove aveva gettato il coltello (un Opinel a serramanico della lunghezza complessiva di 23 cm) utilizzato per il gesto inconsulto.

La vittima, prontamente soccorsa da personale medico 118, era stata trasportata all’Ospedale di Varese in codice rosso, a mezzo eliambulanza, dove decedeva poco dopo.

Le indagini, condotte dai militari dell’Arma a seguito della deposizione spontanea dell’autore dell’omicidio, hanno consentito di:

  • raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico del reo mediante l'assunzione di informazioni testimoniali e relativi riscontri;
  • rinvenire, presso l’abitazione in cui è stato rintracciato, i vestiti sporchi di sangue nella sua disponibilità;
  • trovare, nel luogo indicato dal reo, l'arma utilizzata per commettere il delitto, consistita in un coltello a serramanico.

L'arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Como, in attesa di giudizio di convalida.

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