Omicidio colposo, contro Ermal "un colpo sparato involontariamente"
Nessuna volontarietà nell'esplodere il colpo che tre anni fa uccide il 26enne Ermal Abdushi, confermata la condanna per omicidio colposo a Jasin Sulo.
Confermata la condanna a 8 anni per omicidio colposo a Jasin Sulo che la notte del 30 dicembre 2015 sparò al volto del 34enne Ermal Abdushi.
Omicidio colposo: lo sparo, l’ospedale, la fuga
Una notte d’inferno, quella 30 del dicembre 2015. Ermal Abdushi, 26enne di Vedano Olona, si trovava a casa del connazionale Jasin Sulo a Locate Varesino, con amici e alcuni parenti. Sulo aveva tirato fuori la sua pistola, un revolver Smith&Wesson detenuto illegalmente. Il proprietario, giocando, lo aveva puntato varie volte al volto di Ermal e dei presenti. Poi, come ricostruito dalla Corte di Cassazione, Sulo avrebbe “notato una ‘crepa’ dell’arma e per controllarla aveva coinvolto Ermal Abdushi perché guardasse anche lui, così che entrambi si erano chinati e a quel punto era partito il colpo letale”. Colpo che da pochi centimetri di distanza centrò il volto del 26enne. Trasportato al Galmarini di Tradate, Sulo e i parenti avevano subito cercato di sbarazzarsi dell’arma e si erano dati alla fuga. Furono fermati dai carabinieri a Casale Monferrato.
Il servizio completo e i dettagli su La Settimana di Saronno di venerdì 19 ottobre.
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