Rescaldina

Omicidio Carol Maltesi, il reo confesso chiede il rito abbreviato

Si attende la decisione del Giudice. In caso di accoglimento, e di condanna, si vedrebbe la pena scontata di un terzo

Omicidio Carol Maltesi, il reo confesso chiede il rito abbreviato
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Omicidio Carol Maltesi: il reo confesso Davide Fontana punta al rito abbreviato.

Omicidio Carola Maltesi, Fontana vuole il rito abbreviato

Essere processato con il rito abbreviato. E' quanto chiesto dagli avvocati difensori di Davide Fontana, il bancario 43enne che ha brutalmente ucciso la 26enne Carol Maltesi (entrambi abitavano nella corte di via Melzi a Rescaldina). L'uomo, ex fidanzato e amico della vittima, ha confessato di averla uccisa durante un gioco erotico, secondo il Gip di Brescia avrebbe ammazzato la giovane perchè non accettava che lasciasse Rescaldina.

Fontana dovrà affrontare il processo e i suoi legali hanno depositato la richiesta di rito abbreviato, provvedimento questo che, in caso di condanna, permetterebbe all'imputato di godere di uno sconto di un terzo della pena. Ora si attende la decisione del Giudice.

I fatti

Era il 21 marzo quando un passante aveva trovato quattro sacchi dell'immondizia lungo un dirupi a Breno, paese montano in provincia di Brescia, al confine con Bergamo. Dentro vi era il corpo di una ragazza fatta a pezzi. Ragazza che era stata riconosciuta grazie ai tatuaggi: si trattava della pornostar Charlotte Angienome usato da Carol nel mondo a luci rosse. Poco dopo ai Carabinieri si rivolge anche Fontana che dice di aver informazioni su quella ragazza. Cade in contraddizione. Confessa l'omicidio. Dal suo racconto, la morte della 26enne sarebbe avvenuta il 10 o 11 gennaio nell’appartamento della giovane. I due stavano eseguendo un gioco erotico. Lei legata al palo di lapdance vicino al suo letto, imbavagliata e bendata. Poi Fontana che afferra un martello e la colpisce. Sempre più forte, anche sulla testa, dicendosi confuso. Poi prende un coltello da cucina e le taglia la gola. Poi fa a pezzi il corpo, che per due mesi sarà conservato in un congelatore da lui comprato su internet (Fontana avrebbe cercato di bruciare i resti in un b’n’b in provincia di Varese ma senza riuscirsi) arrivando poi a Breno (zona che conosceva avendoci passato le vacanze da piccolo). Ora le indagini sono chiuse: Fontana avrebbe agito per gelosia. E da solo, senza complici.

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