Valle Olona

Omicidio Bossi, chiuse le indagini: per l'accusa ci fu premeditazione

Secondo l'accusa  Douglas Carolo e Michele Caglioni andarono da  Andrea Bossi per avere i suoi soldi a tutti i costi, anche uccidendolo.

Omicidio Bossi, chiuse le indagini: per l'accusa ci fu premeditazione
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Sono state chiuse le indagini sull'omicidio di Andrea Bossi, avvenuto la sera del 26 gennaio nella sua abitazione di Cairate.

Chiuse le indagini

Secondo l'accusa  Douglas Carolo e Michele Caglioni andarono da  Andrea Bossi per avere i suoi soldi a tutti i costi, anche uccidendolo. E’ la conclusione a cui è giunto il pm Francesca Parola alla chiusura delle indagini sull’omicidio del 26enne, originario di Fagnano Olona, che aggiungono alle accuse nei confronti di  Carolo e  Caglioni l’aggravante della premeditazione che, se confermata, porterà a una pena più pesante. Al movente economico – Carolo aveva bisogno di 2mila euro ed era abituato a spillare soldi a Bossi, che però aveva compreso di essere diventato solo un bancomat – ecco anche il rivelarsi di un piano, che la fidanzata di Caglioni avrebbe raccontato ai Carabinieri dopo l’arresto dei dei due ventenni, per ottenere dalla vittima i codici di accesso al conto corrente e al prelievo di denaro, obiettivo con il quale quella sera del 26 gennaio 2024 si recarono da lui: appropriarsi dei suoi soldi ed eliminarlo.

I messaggi nei telefoni

Dalla chiusura delle indagini anche un altro dato emerso dai messaggi nei telefoni: la conferma della relazione tra Carolo e Bossi, con il riferimento a una abituale frequentazione a sfondo sessuale alla quale il 26enne sembrava voler porre fine dopo aver compreso che l’amante di origini brasiliane era interessato solo ai suoi soldi. Relazione che Carolo aveva invece sempre negato, dimenticandosi però di cancellare un messaggio che la rivela.  Ora si attende la data dell’udienza preliminare, che sarà fissata a breve, con l’obiettivo di evitare di oltrepassare il termine di un anno per la custodia in carcere dei due, agli arresti dal 28 febbraio scorso.

 

L'avvocato di Carolo

«La novità è che viene contestata la premeditazione – conferma Vincenzo Sparaco, avvocato di Douglas Carolo – che secondo me non è così fondata, ma è il parere della difesa. Non ritengo ci siano elementi nuovi clamorosi, il movente economico non lo è. Aspettiamo l’udienza preliminare e il rinvio a giudizio per dirimere le responsabilità nel procedimento».

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