Olgiate illumina il Municipio di giallo per sensibilizzare sul problema dell'edometriosi
L’assessore alla salute Mauro Carnelosso invita le donne di Olgiate Olona ad “aderire a questa campagna.
In occasione del mese della consapevolezza dell’endometriosi, che ricorre a marzo, il Comune di Olgiate Olona ha deciso di aderire alla call to action lanciata su tutto il territorio italiano dal Team Italy della Worldwide Endomarch illuminando il Municipio di giallo, colore simbolo della malattia, per sensibilizzare e far conoscere l’endometriosi.
Olgiate tiene alta l'attenzione sull'endometriosi
Una donna su dieci in età fertile soffre di endometriosi, una patologia infiammatoria, cronica e altamente invalidante, spesso recidiva e la cui diagnosi avviene spesso solo dopo anni dalla comparsa della patologia. L’endometrio, che è il tessuto che riveste la parete interna uterina, “impazzisce” e si diffonde anche al di fuori dall’utero attaccando gli organi circostanti: vescica, intestino, tessuto pelvico e formando aderenze. Questo procura dolori fortissimi. Attualmente, non essendo chiaro il motivo che sta all’origine della malattia, non si conosce una cura. L’unica arma a disposizione per le donne affette dall’endometriosi, oltre alla menopausa farmacologica indotta, è la diagnosi precoce.
Il sindaco Montano
Il sindaco Giovanni Montano spiega che “l’endometriosi è una malattia subdola perché, nonostante l’alto numero di donne affette, ancora oggi la diagnosi non è semplice e spesso ciò comporta l’aggravarsi dei sintomi e la progressione della patologia. È per questo che io e la mia amministrazione abbiamo deciso di aderire a questa importante iniziativa dell’Endometriosi Team Italy, consapevoli che sia fondamentale impegnarsi perché ci sia maggiore conoscenza e consapevolezza rispetto alla malattia”.
L’assessore alla salute Mauro Carnelosso invita le donne di Olgiate Olona ad “aderire a questa campagna, postando sui Social nei giorni, 26, 27 e 28 marzo una foto indossando una maglietta gialla. E’ possibile sensibilizzare sull’endometriosi anche restando a casa: noi lo faremo sui nostri profili social e confidiamo nell’aiuto di tutti per rendere visibile ciò che per molti, purtroppo, non esiste”