Nuovo lockdown? Tra sette giorni la decisione
Tra le ipotesi anche il coprifuoco nazionale dalle 21 ed eventuali zone rosse nei territori più colpiti
Coi numeri in continua crescita si fa largo l'ipotesi di un nuovo lockdown. Tutto dipendereà dall'efficacia delle misure messe inc campo finora.
Nuovo lockdown se i numeri non migliorano
Se i dati non miglioreranno, l'Italia potrebbe entrare settimana in un nuovo lockdown. Dopo un'estate passata a discutere di bonus, banchi a rotelle e di come spendere i fondi che arriveranno nel 2021 con il Recovery Fund il Paese torna a fare i conti con la seconda ondata (annunciata) dell'epidemia. Seconda ondata che sta mettendo in evidenza tutte le falle e le carenze del sistema. Dal tracciamento "crollato da tempo", spiegano i virologi, e l'app Immuni sostanzialmente mai diventata l'arma principale come doveva essere, ai ritardi nell'attivazione delle nuove terapie intensive (ben lontane dall'essere state raddoppiate) e soprattutto del personale necessario a farla funzionare. E ora dal Governo si muove, tra gli scenari possibili, anche l'ipotesi di un nuovo lockdown.
Gli scenari sul tavolo
Tutto dipenderò dall'efficacia delle misure messe in campo, in particolare dell'obbligo di mascherina all'aperto. E, ovviamente, di quelle attuate dalle singole regioni come il coprifuoco in Lombardia. E proprio il coprifuoco è una delle possibilità scelte che il Governo potrebbe adottare nella speranza di evitare un nuovo stop totale come a marzo. Non dalle 23 come in Lombardia ma dalle 21.
L'altra, più discussa, è quella del lockdown. Il Ministro della Salute Roberto Speranza starebbe premendo per uno stop di due settimane che permetterebbe di riassestare la macchina contro il contagio e, soprattutto, darebbe respiro alle terapie intensive che, con questo trend, si avvicinerebbero alla soglia critica. Soluzione che non convincerebbe troppo il Presidente del Consiglio, più propenso per il coprifuoco nazionale, e che comunque non dovrebbe fermare le scuole: definite (di nuovo) le "attività non essenziali" da chiudere ci si potrebbe spostare solo per andare al lavoro e a scuola.
Le zone rosse
La partita però non si gioca solo a Roma. Come visto (tristemente in Lombardia, positivamente in Veneto ed Emilia) prima del primo lockdown, le Regioni hanno facoltà di istituire delle "Zone Rosse" intorno ai territori più critici. E Milano, in quest'ipotesi, sarebbe in pole position come probabilmente Varese e Monza, le altre province che registrano tassi di contagio maggiori.
"Tutto può essere, ci riserviamo di fare valutazioni sulla base dei risultati. Se l’impennata dovesse continuare può darsi che si prenda un provvedimento diverso - ha dichiarato questa mattina Attilio Fontana - Dobbiamo evitare che la nostra sanità sia ingolfata tanto da non essere efficiente. Abbiamo una serie di scenari, adesso siamo entrati nel terzo, in cui sono scattati alcuni provvedimenti. Se le cose dovessero continuare a peggiorare ci sarà un altro scenario e poi un altro ancora. Un nuovo lockdown completo sarebbe insopportabile per tutto il Paese, rischieremmo di non essere in grado di risollevarci. Noi stiamo facendo tutti i tentativi per di eliminare ipotesi di questo genere".