Addio verde?

Nuova petizione dei residenti contro il progetto dell'ex Parma

Protocollata oggi, giovedì 6 agosto, la raccolta firme degli abitanti del quartiere

Nuova petizione dei residenti contro il progetto dell'ex Parma
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Dopo quella di Ambiente Saronno, nuova petizione contro il progetto approvato dal Comune per l'ex Parma. Già raccolte oltre 250 firme dei residenti.

Nuova petizione, il progetto dell'ex Parma non piace

Il progetto di riqualificazione e sviluppo dell'ex Parma non piace. Non solo agli ambientalisti, anche i cittadini della zona hanno storto il naso vedendo cosa dovrebbe sorgere nel giro di qualche anno al posto dell'area dismessa. Per questo si sono organizzati con una nuova petizione che ha già raggiunto oltre 250 sottoscrizioni per far sentire la propria voce.

Il testo della raccolta firme

Siamo sconcertati dalla decisione sull'ex Parma che la Lega ha intrapreso nel consiglio comunale della scorsa settimana: dovremo dire per sempre addio al verde pubblico e ai giochi che caratterizzano da decenni il quartiere. Persino l'utilizzatissima area cani sarà fortemente ridimensionata: al suo posto, adesso ai condomini del civico 3, sorgerà infatti un nuovo supermercato.

L'area dell'ex Parma è di proprietà privata e perciò i proprietari entro i limiti delle regole cercano giustamente il proprio tornaconto: il piano regolatore consente loro l'edificazione di palazzi e area commerciale, ma è stato il sindaco Alessandro Fagioli a rimettere in discussione tutto l'isolato permettendo la permuta delle aree di verde pubblico. Gli alberi ad alto fusto, di cui alcuni cedri, verranno abbattuti. E sono una ventina.

Insieme ai due palazzi che sorgeranno sulle aree già private, al posto del verde pubblico ci sarà solo il cemento del nuovo supermercato che sorgerà attaccato ai palazzi già esistenti sulla via Piave. A ricordare costantemente ai cittadini le nuove offerte urbanistiche ci saranno i motori degli impianti del supermercato il cui suono entrerà direttamente nelle case confinanti.

Oltre al cemento, farà bella presenza l'asfalto di una nuova strada e dei parcheggi a raso, determinando così una vasta isola di calore al posto del riposante parco.

Al comune sarà data una porzione di terreno che il sindaco affiderà alla società privata Saronno Servizi perchè la metta a reddito come sta accadendo con i nuovi campi da paddle: tutto costruito ed inaccessibile a meno di pagamento. Stavolta toccherà a campi di calcio e tennis. Il risultato sarà comunque che non avremo più verde pubblico.

I futuri cento parcheggi aggiungeranno circa una sessantina di nuovi posti auto, ma l'edificato aumenterà il carico di auto e traffico, senza contare che buona parte dei parcheggi sarà per il supermercato.

Contrari alla cementificazione selvaggia e alla distruzione del verde, chiediamo all'amministrazione trasparenza ed un doveroso ripensamento: il verde dei saronnesi non può essere barattato!

Oltre allo scempio sugli alberi, al traffico, alle isole di calore, al mancato verde pubblico, alla ridimensionata area cani... I cittadini vogliono essere costantemente informati circa quanto accade in città: è il primo dovere di chi amministra.

L'incomprensibile decisione cementificatrice dell'amministrazione della Lega ha gettato enorme malcontento oltre a quello già esistente e vivo in città sull'operato del sindaco Fagioli e della Lega: ce ne ricorderemo a settembre nell'urna!".

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