Non paga il kebab, pugni al dipendente che gli ha chiesto il conto
Il dipendente della pizzeria d'asporto ha riportato lesioni e fratture guaribili in 22 giorni. La sua "colpa", aver preteso il dovuto pagamento dal cliente
Era entrato nel locale di Gallarate, aveva ordinato e si era poi allontanato senza pagare il kebab appena consumato. E quando il dipendente della pizzeria d'asporto gli ha chiesto di pagare il dovuto, gli ha risposto con una scarica di pugni: identificato e denunciato dalla Polizia di Stato.
Non paga il kebab, scarica di pugni al dipendente
La Polizia di Stato di Gallarate, nella serata di ieri (lunedì 19 luglio) ha rintracciato e denunciato un uomo riconosciuto come autore di un pestaggio a danno di un dipendente di un negozio del centro cittadino.
Gli agenti di via Ragazzi del ’99 durante il servizio di controllo del centro città sono stati contattati da un dipendente di una pizzeria d’asporto, che ha loro riferito che circa mezz’ora prima un giovane maghrebino aveva ordinato e consumato sul posto un panino al kebab, allontanandosi poi senza pagarlo. Alla legittima pretesa del dipendente di pagamento di quanto consumato, il magrebino aveva risposto con una scarica di violenti pugni al volto, continuati anche quando il dipendente è caduto a terra, per poi fuggire verso il centro città.
Rintracciato in piazza
Gli agenti del Commissariato intervenuti hanno diramato la descrizione dell’aggressore, e dopo poco ed un altro equipaggio della Polizia di Stato ha rintracciato l’autore in Piazza Risorgimento.
L’uomo, un cittadino tunisino di vent’anni, con svariati precedenti, vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, oltre alle similitudini sia nell’abbigliamento che nelle descrizioni morfologiche fornite dalla vittima, presentava evidenti escoriazioni sulle nocche della mano destra. La vittima, poi, ha confermato che la persona sottoposta a controllo fosse effettivamente il suo aggressore. Il ferito è stato accompagnato al Pronto soccorso, ha riportato lesioni e fratture giudicate guaribili in 22 giorni. Per il tunisino, è scattata la denuncia in stato di libertà per i delitti di insolvenza fraudolenta e lesioni.